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Pillola dei 5 giorni, mini-indagine di Donna Moderna in 10 farmacie

17 Luglio 2021

Le indagini condotte tramite “mistery shopper” (ossia inviati che si presentano sotto le mentite spoglie di un normale cliente) nelle farmacie del territorio prendono piede. E dopo Altroconsumo, che da anni punta periodicamente l’occhio sui presidi dalla croce verde, ora a misurare la condotta dei farmacisti al banco arriva anche Donna Moderna, settimanale al femminile edito da Mondadori. La rivista, in sostanza, ha inviato dieci ragazze minorenni in altrettante farmacie di Milano, Torino e Roma, con l’incarico di acquistare una pillola dei cinque giorni dopo. L’obiettivo, ovviamente, era quello di verificare il rispetto delle regole da parte dei farmacisti, considerato che dal 2020 la dispensazione di ellaOne alle minorenni non richiede più la ricetta e che una recente sentenza del Tar Lazio (9 giugno scorso) ha confermato l’indicazione.

Anche se il campione selezionato è a dir poco marginale, la rivista ha comunque pubblicato i risultati dell’indagine nel numero della settimana scorsa: sono sei su dieci le farmacie che hanno dispensato la pillola alle “mistery shopper” (tre a Roma, due a Torino e una a Milano), mentre nelle altre quattro il farmacista ha dichiarato di essere sprovvisto del farmaco in due casi e di essere obiettore negli altri due.

Dalle sei minorenni che hanno ottenuto ellaOne, inoltre, sono arrivate lamentele sul comportamento tenuto dai farmacisti nei loro confronti: quasi sempre disapprovazione, in un caso un vero e proprio richiamo di fronte ad altri clienti. L’articolo si conclude con una dichiarazione del segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia, che ricorda come al farmacista non sia consentita l’obiezione di coscienza.