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Quarta dose: 12 milioni gli over 60 interessati, target 100mila dosi al giorno

14 Luglio 2022

Sono circa 12 milioni di italiani interessati dall’allargamento della quarta dose di Comirnaty o Spikevax agli over 60 e ai soggetti fragili, una cifra che consiglia di fissare in centomila dosi giornaliere il target cui dovranno mirare le Regioni. Sono i numeri contenuti nelle Linee d’indirizzo che l’Unità per il completamento della campagna vaccinale – subentrata al disciolto Commissariato per l’emergenza covid – ha diramato ieri alle amministrazioni regionali affinché pianifichino l’attività di tutti gli erogatori.

Il documento, in particolare, suggerisce di puntare a «un modello misto di somministrazioni, in cui gli hub vaccinali potrebbero essere previsti a livello provinciale in funzione della popolazione residente e tenendo conto delle caratteristiche orografiche, demografiche e di viabilità dei singoli territori (per esempio un hub vaccinale ogni 50.000 abitanti), integrati da altri punti vaccinali presso strutture sanitarie stanziali tipo presidi ospedalieri, Case della Salute, medici di mg e farmacie». In particolare, sottolineano le Linee d’indirizzo, «il coinvolgimento del medico di medicina generale appare fondamentale per proporre al singolo individuo la schedula più idonea».

Per assicurarsi che tutte le Regioni procedano allo stesso passo, l’Unità per il completamento della campagna vaccinale (Uccv) ha chiesto che ogni amministrazione fornisca entro il prossimo 22 luglio un prospetto delle «capacità massime di somministrazione» stimabili in base alla propria pianificazione, da esprimere in base al numero degli «hub/punti di somministrazione attivi, degli hub/punti di somministrazione attivabili, delle strutture sanitarie stanziali quali potenziali stazioni vaccinali, dei medici di medicina generale, delle farmacie» e di altri soggetti.

«A ventiquattro ore dall’annuncio dell’ampliamento dell’offerta del secondo booster (quarta dose) di vaccino anti-Covid agli over 60 e ai soggetti fragili» dichiara in una nota diffusa ieri il presidente della Fofi, Andrea Mandelli «registriamo una grande richiesta di vaccinazioni nelle farmacie territoriali di tutta Italia. È un segnale molto positivo per il Paese e un enorme successo per la professione: la fiducia riposta nei farmacisti, oggi uno dei pilastri della vaccinazione, è un’ulteriore attestazione del ruolo svolto durante la pandemia e del contributo fondamentale che i farmacisti possono dare alla campagna vaccinale in questa fase di incremento esponenziale dei contagi».