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Scaccabarozzi: industria pronta a investire in Italia, ma serve nuova governance

13 Maggio 2022

Dal 2021 al 2026 le aziende del farmaco investiranno a livello internazionale oltre 1.200 miliardi in Ricerca e Sviluppo. «L’Italia, che conta su risorse umane altamente specializzate e su molte eccellenze nel pubblico e nel privato, può riuscire ad attrarne una parte, ma per farlo bisogna essere competitivi, “svecchiando” la governance farmaceutica del Paese». Lo ha detto il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, al convegno “I farmaci migliorano la vita” organizzato nella cornice del Festival della Scienza medica di Bologna.

Alle imprese, ha ricordato Scaccabarozzi, occorre una politica che assicuri regole certe e non sia impostata solo valutazioni economicistiche. «Con queste misure e con un Pnrr solido, l’industria del farmaco è pronta a investire in produzione e ricerca altri 4,7 miliardi in tre anni, che potrebbero portare ottomila nuovi posti di lavoro».

Nel mondo, ha continuato il presidente di Farmindustria, sono attualmente in sviluppo oltre 18.500 medicinali, il 40% dei quali rivolto ad assicurare trattamenti più adeguati. «E’ la medicina personalizzata, grazie alla quale sarà possibile individuare la cura giusta con significativi risparmi anche per il Ssn.

Ma la ricerca promette sviluppi molto interessanti anche in tema di longevità: «Se oggi in Italia molti pazienti hanno la possibilità di vivere di più e meglio» ha concluso Scaccabarozzi «lo si deve, in gran parte, alla ricerca scientifica e ai farmaci. Le persone guarite dal cancro sono aumentate di quasi il 40% in 10 anni. Chi è colpito da Aids ha un’aspettativa di vita di 70 anni. L’epatite C è curabile. Anche per le patologie croniche e cardiovascolari si sono fatti grandi passi in avanti. E le vaccinazioni hanno dato un contributo fondamentale in termini di prevenzione e protezione. Con prospettive di ulteriori miglioramenti nei prossimi anni».