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Vaccini covid, Aifa: calano ancora le segnalazioni di reazione avversa sospetta

28 Luglio 2022

Man mano che aumentano le somministrazioni, continua a calare il tasso delle segnalazioni di sospetta reazione avversa (adr) riferibili ai cinque vaccini covid attualmente utilizzati in Italia. Lo rivela l’ultimo rapporto dell’Aifa sulla farmacovigilanza della campagna vaccinale: in 18 mesi, dal 27 dicembre 2020 al 26 giugno 2022, sono state raccolte complessivamente 137.899 segnalazioni su un totale di 138.199.076 dosi somministrate, per un tasso di 100 casi ogni 100mila dosi; nella precedente osservazione, riferita a 12 mesi di campagna vaccinale (dal 27 dicembre 2020 al 26 dicembre 2021), il tasso ammontava a 109 casi ogni 100mila dosi.

In un anno e messo, prosegue l’ultimo rapporto dell’Aifa, l’81,8% delle segnalazioni è riferita a eventi non gravi come dolore nella sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Le segnalazioni gravi, dal canto loro, mostrano un tasso d’incidenza di 18 casi ogni 100.000 dosi somministrate, sostanzialmente stabile rispetto ai precedenti rapporti (dopo 12 mesi erano il 17,6%).

Nel secondo trimestre del 2022, osserva ancora l’Aifa, i tassi di segnalazione riguardanti la prima dose restano più elevati rispetto alle successive e toccano il livello più basso dopo la quarta dose. per tutti i vaccini. Le reazioni avverse si verificano più spesso nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo (71% circa) e solo più raramente oltre le 48 ore, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia dell’evento.

Comirnaty è il vaccino attualmente più utilizzato (65,4%), seguito da Spikevax (24,7%), Vaxzevria (8,8%), Jcovden (ex-COVID-19 Vaccino Janssen) (1,1%) e Nuvaxovid (0,03%), in uso dal 28 febbraio 2022. In linea con i precedenti Rapporti, la distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella delle somministrazioni, esclusi Vaxzevria e Spikevax che appaiono invertiti in questo andamento: Comirnaty 66,3%, Vaxzevria 17,4%, Spikevax 14,9%, Jcovden 1,3%, Nuvaxovid 0,1%.

Nella fascia di età 5-11 anni, risultano inserite al 26 giugno 471 segnalazioni (circa lo 0,5% del totale) per il vaccino Comirnaty, l’unico attualmente autorizzato per questa fascia di età, con un tasso di segnalazione di circa 18 casi ogni 100mila dosi. Il 95% circa di queste segnalazioni e attribuito alla prima dose e il 5% circa alla seconda. Gli eventi avversi più frequentemente segnalati, indipendentemente dalla gravità e dal nesso di causalità, sono dolore nella sede di iniezione, cefalea, febbre e stanchezza.