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Casse automatiche nel mirino dei ladri, a Napoli cinque colpi in sei mesi

13 Febbraio 2018

Sempre più diffuse nella gdo e nelle catene specializzate, le casse automatiche hanno cominciato da qualche tempo a fare capolino anche nelle farmacie del territorio. E la piccola criminalità si è subito adeguata al nuovo corso. Accade a Napoli, dove in meno di sei mesi si contano già cinque furti ai danni di farmacie dotate di tali dispositivi: l’ultima soltanto venerdì, per un bottino che si aggira sui 15mila euro e danni che superano i diecimila. E così, da Federfarma Napoli è partito l’allarme: «I farmacisti titolari» avverte il presidente del sindacato partenopeo, Michele Di Iorio, in una nota diffusa ieri «controllino subito che l’ancoraggio delle casse automatiche sia solido e stabile, richiedendo eventualmente alle ditte installatrici soluzioni che rendano sicure tali costose installazioni».

Meglio non perdere tempo, è dunque il consiglio di Di Iorio, perché i criminali più accorti hanno subito capito che questi apparecchi sono un bersaglio particolarmente allettante. «Innanzitutto rischiano di meno perché il furto con scasso è punito più lievemente della rapina a mano armata» spiega a FPress il presidente di Federfarma Napoli «e poi il guadagno è maggiore: una rapina frutta di solito non più di 300-400 euro, chi porta via una cassa automatica si prende diverse migliaia di euro».

In più c’è il problema dei danni: per sradicare la cassa dal bancone, i ladri fanno danni che spesso raggiungono il valore del bottino. Certo, operano di notte e dunque non ci sono più rischi per il personale e la clientela, ma il bilancio con cui l’indomani il titolare deve fare i conti è pesante. «In un caso hanno sfondato la vetrina con una macchina attrezzata di spuntone» racconta Di Iorio «e poi hanno fatto a pezzi il bancone. In un altro, hanno aspettato che il titolare svuotasse la cassa per andare in banca a depositare e lo hanno derubato per strada. Bottino, 30mila euro».

«Questa nota» conclude il comunicato di Federfarma Napoli «sarà inviata al questore di Napoli e al comandante provinciale dei carabinieri con una richiesta di intensificazione dei sistemi di pattugliamento delle forze di Polizia».