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Catanzaro, le farmacie minacciano lo sciopero per i ritardi nei rimborsi

27 Ottobre 2018

Farmacie di Catanzaro e provincia sull’orlo dello sciopero per i ritardi con cui dall’estate vengono saldati i rimborsi delle dcr. A minacciare un giorno di serrata e, quindi, il passaggio all’indiretta è un comunicato diffuso ieri da Federfarma, che lancia l’ultimatum: se entro la fine del mese l’Asl non procede al versamento delle mensilità di agosto e settembre e, a ruota, regolarizza la scadenza di ottobre, le farmacie della provincia faranno scattare l’agitazione. «Non è assolutamente pensabile che le farmacie possano fare a meno della regolare liquidazione delle proprie competenze» ricorda nella nota il presidente di Federfarma Catanzaro, Vincenzo De Filippo «dobbiamo fare fronte ai nostri impegni economici, primo tra tutti il pagamento degli stessi medicinali che dispensiamo agli assistiti per conto dell’Asl. Le reiterate inadempienze dell’Azienda diventano un grave e diretto ostacolo alla regolarità del servizio di assistenza farmaceutica».

L’accusa che le farmacie rivolgono all’Asl, in particolare, è quella di utilizzare le dilazioni come strumento di autofinanziamento. «Ritardare i pagamenti ai farmacisti a tempo indeterminato con il solo onere dell’interesse al saggio legale dello 0,30%» continua Defilippo «costituisce di fatto una forma di “finanziamento” che i farmacisti attuano nei confronti dell’Azienda, non per loro volontà».

Nella contesa avviata con l’Asl, poi, Federfarma Catanzaro va anche al contrattacco: in una lettera disgiunta dal comunicato sui rimborsi, il sindacato mette sul tavolo la richiesta di un compenso per il servizio Cup erogato finora a titolo gratuito dalle farmacie della provincia. Le richieste, spiega la lettera, sono in costante crescita e «le farmacie ritengono equo e coerente vedersi riconoscere una remunerazione, analogamente a quanto già avviene in numerose altre realtà del Paese».