Sono 17 le Case di comunità che sorgeranno in Umbria grazie ai 24,6 miliardi garantiti dal Pnrr. E’ quanto si ricava dalle tre delibere approvate l’altro ieri dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, con cui si individuano le sedi di Case e ospedali di comunità, così come delle Centrali operative territoriali (Cot) che coordineranno la presa in carico degli assistiti.
Con le Case di comunità, spiega in una nota Coletto, «si punta a un vero e proprio potenziamento della sanità territoriale, prevedendo all’interno delle case di comunità molti servizi che vanno dalla specialistica ambulatoriale al servizio di prenotazione delle prestazioni, dagli ambulatori di medicina generale e pediatria di libera scelta al servizio infermieristico. Le Centrali operative territoriali, inoltre, eviteranno inutili accessi ai Pronto soccorso ospedalieri attraverso la presa in carico sul territorio di quei pazienti che per le cure possono essere indirizzati direttamente alle Case di comunità».
Il Piano, in particolare, prevede una struttura ogni 40-50 mila abitanti, con presenza medica h24 sette giorni su sette e servizi diagnostici, punti prelievi, Cup, telemedicina e assistenza domiciliare. Le Case di comunità, come riporta uno dei documenti che accompagnano le delibere, «fungeranno da punto di riferimento sul territorio per l’accesso al sistema sanitario, offrendo tutti quei servizi, sanitari e sociosanitari nonché di prevenzione, di promozione della salute e continuità assistenziale, necessari a fornire un’assistenza più appropriata e costante al cittadino».
