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Veneto, sulla ricetta digitale di nuovo blocchi e problemi per il Sar

26 Giugno 2018

Continua a incappare in blocchi di sistema che provocano disagi agli assistiti ma soprattutto alle farmacie la piattaforma Sar della Regione Veneto per la ricetta dematerializzata. E’ la denuncia affidata ieri alla stampa locale dal presidente di Federfarma Belluno, Roberto Grubissa, dopo la raffica di black out che la settimana scorsa avrebbe messo ko per tre giorni su sei il sistema informativo regionale. «Dai primi mesi dell’anno questi blocchi si ripetono spesso» spiega Grubissa a FPress «e la Regione non ha ancora fornito spiegazioni su cosa sta accadendo. Fanno qualche verifica, rimettono online la piattaforma e dopo qualche giorno i problemi ricominciano daccapo».

Il presidente di Federfarma Belluno si mostra spazientito soprattutto per le ricadute sulla sperimentazione regionale che dovrebbe eliminare il promemoria cartaceo: «In teoria l’assistito non dovrebbe far altro che andare in farmacia e mostrare la sua tessera sanitaria, oppure utilizzare l’app Sanità km 0 della Regione per mostrare il codice identificativo della ricetta. Il farmacista si collega con il Sar e recupera la prescrizione. Peccato però che la piattaforma vada spesso in tilt, oppure altre volte “smarrisca” la ricetta. E così, il farmacista è costretto a rispedire il paziente dal medico per farsi fare una ricetta rossa su carta, vecchio stile».

I blocchi però non mettono in crisi soltanto le farmacie che aderiscono alla sperimentazione (una quarantina in tutto, secondo i dati di Federfarma Veneto) ma anche le altre farmacie, che continuano a utilizzare il promemoria cartaceo. «E’ vero che con il promemoria possiamo comunque dispensare all’assistito i farmaci prescritti» osserva il presidente del sindacato regionale, Alberto Fontanesi «ma rallentamento e blocchi della piattaforma creano comunque disagi e disservizi. Un paio di mesi fa, dopo un black out particolarmente pesante, avevamo diffuso un comunicato per chiudere scusa alla cittadinanza; ora i problemi si sono ripresentati con l’intensità di un tempo e le farmacie si ritrovano di nuovo tra l’incudine e il martello».