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Austria, in vigore l’obbligo di vaccinazione covid per gli over 18

9 Febbraio 2022

Dal 5 febbraio l’Austria è il primo Paese europeo in cui vige l’obbligo della vaccinazione contro covid. Il disegno di legge aveva completato l’iter parlamentare il 20 gennaio ed è ufficialmente in vigore da sabato, anche se i controlli inizieranno soltanto da metà marzo per dare tempo a chi ancora non si è vaccinato di mettersi in regola. L’obbligo riguarda tutti i cittadini di età superiore ai 18 anni e chi non si adegua rischia sanzioni da 600 a 3.600 euro.

Chi verrà beccato, potrà evitare la multa soltanto in un modo, e cioè impegnarsi a ricevere il vaccino entro due settimane dalla contestazione. In caso contrario, si deve pagare la sanzione e per di più correre il rischio di vedersene inflitta un’altra più avanti. La legge, infatti, specifica che ogni individuo può essere punito per violazione dell’obbligo vaccinale fino a un massimo di quattro volte l’anno.

Gli unici esenti, oltre agli under 18, sono le donne in gravidanza, le persone che non possono essere vaccinate per motivi medici (come gli immunodepressi) e i cittadini che hanno contratto il virus a distanza di meno di 180 giorni. L’intervento del Governo è appoggiato dal 60%, anche se l’approvazione del disegno di legge ha provocato diverse proteste nel Paese. Il ministro della Salute, Wolfgang Mückstein, ha affermato che la disposizione è utile non solo per omicron ma anche per le eventuali varianti che potrebbero apparire nei mesi a venire.

In Austria il tasso di vaccinazione si aggira attorno al 75%, superiore ai paesi dell’Europa orientale e paragonabile a quelli dell’Europa centrale, ma leggermente inferiore a quello dell’Europa occidentale. Dall’inizio della pandemia, inoltre, gli austriaci hanno effettuato 144 milioni di test, anche se la popolazione ammonta ad appena 9 milioni di abitanti.