estero

Belgio, decreto autorizza medici a organizzare vaccinazioni collettive

19 Aprile 2022

In Belgio i medici festeggiano: una nuova disposizione in vigore da fine marzo, infatti, consente loro di organizzare somministrazioni vaccinali collettive per interi gruppi di pazienti, d’intesa con enti e associazioni federali e sulla base di forniture che devono essere assicurate dalle farmacie del territorio.

In sostanza, è sufficiente che il medico ordini il numero di flaconi necessari e il luogo di consegna, ossia il suo studio o la struttura in cui verrà effettuata la vaccinazione collettiva, a patto che il ritiro sia effettuato dal curante stesso o da un infermiere incaricato. La farmacia non è neanche tenuta a diluire il vaccino in dosi, perché il medico può affidare il compito a un farmacista ospedaliero.

L’Absym, l’associazione dei medici belgi, ha lavorato intensamente per avere questo decreto. Fino all’entrata in vigore del provvedimento, infatti, i medici potevano vaccinare contro covid soltanto nel corso di una visita in studio, richiesta dal paziente per ragioni diverse dal covid.

Per tale ragione, l’Absym aveva preso molto male il decreto che a dicembre aveva autorizzato i farmacisti al banco non soltanto a vaccinare contro Sars-CoV-2, ma anche a prescrivere il vaccino. «Il concetto di prescrizione del farmacista» ha ripetuto più volte il presidente dell’associazione, Luc Herry «rimane immorale e pericoloso per il paziente». Per i medici, poi, il coinvolgimento dei farmacisti nella campagna è inutile: «Il Belgio ha raggiunto un tasso di vaccinazione del 79% grazie agli sforzi di medici e infermieri» ricorda Herry «in Francia il tasso di vaccinazione si attesta al 77,8% grazie agli sforzi congiunti di medici, infermieri e farmacisti».