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Carenze, in Uk scatta la sostituibilità in farmacia sulla fluoxetina

8 Ottobre 2019

Riguardano la fluoxetina i primi Protocolli per carenza grave (Ssp, Severe shortage protocol) emessi dal governo inglese per consentire ai farmacisti la sostituzione immediatamente di un farmaco soggetto a indisponibilità anche senza consultare il medico. Datati 3 ottobre, i protocolli sono stati firmati dal Dipartimento per la salute e l’assistenza sociale in seguito alla notizia che problemi a livello di produzione renderanno difficoltoso l’approvvigionamento delle formulazioni in capsule da 10, 30 e 40 mg sino all’inizio di dicembre.

I protocolli, uno per ciascuna “taglia” posologica, consentono ai farmacisti di fornire fluoxetina in dosaggi o forme farmaceutiche alternativi senza consultazione con il medico prescrittore. Gli Ssp sono stati redatti da un comitato tecnico composto da farmacisti e medici di alto livello, tra i quali Keith Ridge, il capo del servizio farmaceutico inglese. Secondo quanto scrive il Pharmaceutical Journal i protocolli, autorizzati da un provvedimento legislativo varato nel luglio scorso, rimarranno in vigore fino a quando i problemi di produzione non saranno superati.

Sandra Gidley, presidente della Royal Pharmaceutical Society (l’equivalente dell’Ordine professionale), ha accolto con favore l’annuncio: «Se la misura sarà efficace i farmacisti risparmieranno molto tempo e di questo beneficeranno anche i pazienti». In concomitanza con l’emanazione dei tre protocolli, il governo ha annunciato restrizioni all’esportazione di 19 prodotti per la Terapia ormonale sostitutiva (Tos), anche in questo caso per far fronte alle carenze in corso. Diversi farmaci prodotti da Resource Medical, Themex e Mylan, riferisce il Pharmaceutical Journal, saranno presto esauriti e alcuni di questi non tornenno disponibili prima della metà del 2020.

Esattamente come nel caso dei blocchi alle esportazioni adottati di recente dall’Aifa, anche questi provvedimenti mirano a impedire le esportazioni verso Paesi dove i grossisti inglesi possono vendere a un prezzo superiore a quello praticato nel Regno Unito. «Questi fenomeni si trascinano da oltre dieci anni» ha affermato Gidley «e ora sono più intensi che mai. Tutte le misure che il governo può adottare per assicurare che i pazienti abbiano le loro medicine è benvenuto».