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Causa carenze, rallenta la mobilitazione delle farmacie inglesi

1 Aprile 2021

Forse anche per effetto delle restrizioni sull’export adottate dall’Ue, in Inghilterra le forniture di vaccino AstraZeneca cominciano a farsi problematiche. E così, tra le contromisure che il Nhs sta mettendo in campo per ovviare alle carenze, c’è il posticipo della mobilitazione del 14° e 15° scaglione delle farmacie reclutate per la vaccinazione. Come spiega un articolo del Pharmaceutical Journal, i programmi che il servizio sanitario aveva annunciato a fine febbraio erano di aumentare in un mese a 400 i siti gestiti dalle farmacie del territorio dove si vaccina contro covid (attualmente gli attivi sono circa 290). Il 14° scaglione, in particolare, avrebbe dovuto scendere in campo per la fine di marzo, ora invece si unirà alla campagna dopo la fine di aprile, mentre il 15° dovrebbe seguire a ruota.

Il 13° scaglione invece era stato mobilitati ai primi di marzo, dopo che il Nhs aveva pubblicato un secondo bando di reclutamento riservato ai soli proprietari di farmacia attrezzati per effettuare 400 somministrazioni alla settimana. A quella data, le farmacie arruolate erano poco meno di 200, ossia quelle che avevano risposto al primo bando del servizio sanitario, indirizzato agli esercizi capaci di assicurare almeno mille vaccinazioni alla settimana.

I nuovi programmi, invece, prevedono l’apertura da qui alla fine di aprile di un numero limitato di siti vaccinali, le cui agende verranno immediatamente integrate nella piattaforma nazionale di prenotazione. In tal modo, spiega una nota del Nhs, potranno mettersi subito a somministrare la prima dose ed esaurire così gli stock di vaccino ancora inutilizzati.

Come ha spiegato un portavoce del Nhs al Pharmaceutical Journal, «diamo la priorità ai territori dove la situazione è più critica e distribuiamo i vaccini in base alle dosi disponibili. Le farmacie del territorio hanno dato un contributo vitale alla vaccinazione e continueranno a dare un aiuto in tutto il Paese».