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Codeina senza ricetta, scoppia caso anche nelle farmacie online inglesi

2 Ottobre 2019

Ricorda la tragica vicenda di Firenze il caso delle cinque farmacie online che, in Inghilterra, hanno dispensato senza prescrizione medica ingenti quantità di farmaci a base di codeina. Tutto nasce da un’inchiesta del Times pubblicata sabato scorso: un giornalista del quotidiano è riuscito a comprare nelle cinque “e-pharmacy” diverse confezioni di compresse contenenti diidrocodeina, dopo aver compilato un questionario online e inviato una copia del passaporto, per certificare l‘identità.

L’episodio sta velocemente sollevando uno scandalo tra gli organismi vigilanti del servizio sanitario e della professione, anche per i quantitativi di farmaci che il reporter è riuscito ad acquistare: una delle cinque farmacie online ha accettato senza la minima difficoltà un ordine per 100 compresse da 30mg, un’altra ne ha dispensate 200 e il giorno dopo ha accettato un secondo acquisto per altre 200 compresse, sempre dallo stesso giornalista.

Le farmacie online, in sostanza, hanno violato una buona parte delle raccomandazioni emanate dal Gphc (General pharmaceutical council, il comitato che vigila sulla deontologia professionale) per la sicurezza della dispensazione a distanza. Secondo quanto riferisce il Times, in particolare, in tutti gli acquisti il giornalista ha sempre rifiutato di fornire le generalità del proprio medico perché la farmacia lo contattasse, eppure i farmaci sono stati recapitati ugualmente.

«Questi risultati sono preoccupanti e mi aspetto un’indagine completa e urgente da parte delle autorità regolatorie» ha commentato Neal Patel, responsabile comunicazione della Royal pharmacutical society (l’equivalente dell’Ordine inglese dei farmacisti) «a nostro avviso, una consultazione online dovrebbe soddisfare gli stessi standard di una consultazione faccia a faccia. Esistono linee guida per le farmacie online che il Gphc ha aggiornato nell’aprile scorso».

Queste raccomandazioni, in particolare, impongono che in caso di acquisto di oppioidi la farmacia dovrebbe richiedere al cliente nome e numero di telefono del suo medico di famiglia e il consenso a contattarlo. Inoltre, quando l’ordine riguarda medicinali soggetti a potenziali rischi di abuso o uso improprio, le farmacie online dovrebbero assicurarsi che il loro medico prescrittore (che firma la ricetta e avvalla l’acquisto) contatti il medico curante del paziente per sincerarsi della legittimità dell’ordine.