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Digitalizzazione delle ricette, l’esempio virtuoso dell’Austria

28 Aprile 2023

Anche se è partita meno di un anno fa, nel luglio 2022, in Austria la dematerializzazione delle ricette mediche avanza di buona lena, tanto che ormai più di tre quarti delle prescrizioni (5,7 milioni al mese) viaggia per via digitale. A detta di diversi osservatori, il successo dipende dalla semplicità del sistema messo in campo: i medici prescrivono su una piattaforma chiamata eMedication, tramite rete protetta (Gin, Health information network) accessibile dai curanti con il numero della loro previdenza sociale. A sua volta, eMedication è già integrata nel Fascicolo sanitario elettronico (Elga), che in Austria è già utilizzato da una decina di anni.

In farmacia, invece, il paziente può recuperare la propria ricetta in tre modi: tramite app (che però in Austria non viene quasi utilizzata), tramite tessera dell’assicurazione sanitaria (eCard, che dà accesso a tutte le ricette del paziente aperte sul suo Fse), con il codice della ricetta elettronica (sul cellulare o su carta). Attualmente è consentita anche un’altra modalità, che permette al farmacista di accedere alla piattaforma delle ricette con il suo numero di previdenza sociale, ma verrà presto esclusa per motivi di privacy (con grande dispiacere dei farmacisti stessi).

La dematerializzazione, come riferisce la rivista Daz.online, è stata subito accolta positivamente dai medici austriaci, che non hanno fatto alcuna resistenza ma anzi hanno apprezzato la semplificazione (e il risparmio di carta generato). Anche le farmacie hanno abbracciato immediatamente la novità, gradita in questo caso per il drastico abbattimento degli errori nella spedizione delle ricette e dei costi burocratici. In aggiunta, va detto che i medici hanno ricevuto un incentivo per l’informatizzazione, mentre lato farmacia i sostegni economici sono stati indirizzati alle software house.

Restano tuttavia alcune carenze. Per esempio, non è stato ancora messo a punto un sistema per trasmettere la ricetta a distanza: al momento gli assistiti possono inviare il nre tramite Whatsapp o e-mail, ma si tratta di una soluzione provvisoria (che però non genera tra farmacisti e medici le polemiche invece frequenti qui in Italia). Un altro problema ancora irrisolto riguarda lo smarrimento o il danneggiamento della eCard: se l’assistito non ha installato sullo smartphone l’app dedicata, non può accedere alle sue prescrizioni elettroniche. L’Austria è uno degli Stati-pilota della prescrizione elettronica europea.