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Farmacie francesi, bene il fatturato 2023 ma sui servizi c’è da ancora da fare

23 Gennaio 2024

Con un incremento del 6% nel 2023, il fatturato delle farmacie francesi raggiunge i 44 miliardi di euro (26 miliardi i ricavi delle farmacie italiane nello stesso periodo) e consolida la progressione che si protrae da circa un triennio dopo la linea piatta dei sette anni precedenti. Ma attenzione a leggere i dati con le giuste lenti: l’avveretimento arriva da David Syr, vicedirettore generale di Gers Data e direttore esecutivo di Cegedim Pharma, che in un post pubblicato di recente sui social commenta l’andamento più recente del mercato della farmacia d’oltralpe.

La maggior parte dei segmenti, osserva, sono in crescita: dispositivi medici rimborsabili (+5%), integratori alimentari (+8%) cosmetici (+13%) e soprattutto i farmaci. L’etico, in particolare, contribuisce alla crescita complessiva per l’80%, il farmaco rimborsabile registra un incremento del 6%. Tuttavia, un terzo di tale aumento va attribuito ai farmaci con prezzo superiore a 1.930 euro, che crescono del 13%.

Invece, vanno tenuti nella dovuta attenzione altri segnali, come il calo del traffico giornaliero e l’erosione dei volumi (pezzi venduti). Altri spunti di riflessione arrivano da un’analisi delle vendite per fascia iva: nell’aliquota più bassa, al 5,5%, il 54% dei consumi a valori è generato da prodotti con prescrizione, cioè alimenti speciali, misuratori di glicemia, striscette eccetera. Discorso analogo per le altre due fasce, al 10 e al 20%, dove un quarto del mercato riguarda prodotti con ricetta. In altri termini, in un momento in cui la crescita dei volumi è in fase di stallo, il peso della ricetta come driver principale delle vendite è un elemento che i farmacisti non possono non considerare nei loro progetti strategici.

I farmacisti, conclude Syr, sono riusciti a rivendicare uno spazio nella vaccinazione antinfluenzale, assicurandosi il 60% delle somministrazioni effettuate complessivamente nella stagione 2023 (dieci punti in più rispetto al 2022), ma hanno ancora da lavorare per sviluppare i nuovi servizi. In particolare nella prescrizione e nella vaccinazione è stato coinvolto il 28% delle farmacie; l’affiancamento alla terapia farmacologica è stato offerto solo dall’11% delle farmacie, la consulenza in gravidanza dal 18%.