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Francia, 34 farmacie sotto inchiesta per frode da 53 milioni sui test covid

16 Luglio 2022

Sono 34 le farmacie francesi sotto inchiesta da parte dell’assicurazione sanitaria e dell’antitrust (che Oltralpe ha competenza anche sulle frodi) con l’accusa di avere prodotto false fatture per la vendita di test antigenici del valore complessivo di 53 milioni di euro. Secondo il Quotidien du pharmacien, che riporta la notizia, si tratta dell’esito di un’indagine che si protrae da dicembre e aveva coinvolto 353 farmacie; 150 sono state scagionate dopo le prime verifiche, 169 sono ancora sotto indagine e 34 sono state deferite all’antitrust. I loro titolari rischiano la radiazione dall’Albo e pene fino a tre anni di carcere, cui si aggiunge ovviamente la restituzione delle somme indebitamente percepite.

Come scrive il Quotidien du pharmacien, la frode era troppo cospicua per non passare inosservata: tutte le fatture riguardavano la cessione di test antigenici per uso professionale a operatori (medici, fisioterapisti, infermieri) che in realtà non li hanno mai ricevuti. Una sola farmacia, in particolare, ha presentato una fattura relativa alla cessione di tamponi per un valore di 18 milioni di euro, che ha subito messo sul chi vive l’assicurazione sanitaria.

«L’entità dei volumi, a dir poco anomala, ha attirato immediatamente la nostra attenzione» ha dichiarato in un’intervista alla tv Thomas Fatôme, il direttore generale della Cnam (Casse nationale de l’assurance maladie) «inoltre, alcuni operatori sanitari ci hanno informato di avere ricevuto messaggi che li informavano del recapito di partite di test mai ordinate». «È una frode che non stava in piedi» ha commentato Philippe Besset, presidente della Federazione dei sindacati farmaceutici francesi (Fspf) «era ovvio che sarebbero stati scoperti».