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Francia, autorizzata la quarta dose per i cittadini tra i 60 e i 79 anni

8 Aprile 2022

Sulla quarta dose Ema ed Ecdc temporeggiano, la Francia invece accelera decisa. Ieri infatti il ministro della Salute di Parigi, Olivier Véran, ha annunciato l’avvio delle vaccinazioni con la seconda dose di richiamo per tutti gli assistiti di età compresa tra i 60 e i 79 anni, con o senza comorbilità, a patto che siano trascorsi almeno sei mesi dal primo richiamo o dall’ultimo contagio.

La decisione era già stata anticipata il primo aprile ai sindacati delle farmacie, con l’obiettivo di invitare i farmacisti del territorio a prepararsi per tempo: in Francia come in Italia, infatti, i grandi centri vaccinali sono in via di progressiva smobilitazione e Oltralpe ne sono attivi ancora 500, ma soltanto 300 effettuano almeno 50 somministrazioni alla settimana.

Il via libera alla quarta dose, che attualmente interessa circa 500mila cittadini, è stato dato sulla scorta del parere espresso a metà marzo dalla Has, l’autorità consultiva per le materie cliniche e sanitarie, che si era detto favorevole alla vaccinazione. «Sappiamo che un’iniezione di richiamo a partire dai 60 anni di età» ha detto ieri il ministro Véran alla radio «riduce dell’80% il rischio di ospedalizzazione, rianimazione e morte. Anche se questo rischio è oggi più basso rispetto alle varianti precedenti e quando non c’era copertura vaccinale, c’è un rischio residuo. Possiamo ridurlo a un quarto, quindi lo proponiamo».

Per gli over 80, residenti delle case di riposo e Rsa (nonché immunocompromessi) il secondo richiamo era già stato autorizzato il 14 marzo scorso, a condizione che siano passati tre mesi almeno dal primo o dall’infezione da Covid. In totale la popolazione autorizzata al secondo richiamo sfiora i 3 milioni di persone.