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Francia, preoccupa proposta di legge che allenta regole aperture

23 Marzo 2024

Preoccupa i sindacati francesi dei farmacisti titolari la proposta di legge – tra breve all’esame del Senato – che allenta i vincoli per l’apertura di nuove farmacie. All’origine, come scrive il Quotidien du pharmacien, c’è l’encomiabile proposito di agevolare l’assistenza farmaceutica nelle comunità rurali: oggi, le norme per le aree “fragili” consentono di aprire una nuova farmacia in un comune sotto i 2.500 abitanti solo se i comuni contigui ne sono sprovvisti, se la popolazione sommata da tali comuni supera i 2.500 abitanti e se uno di loro ne ha almeno duemila. La proposta di legge punta a estendere il meccanismo all’intero territorio nazionale (anche al di là delle zone disagiate, quindi) e a rimuovere il vincolo dei duemila abitanti in uno dei comuni.

Ascoltati in audizione, Ordine dei farmacisti e sindacati delle farmacie hanno espresso forti perplessità sulla proposta di legge. Per l’Ordine, l’obiettivo prioritario dev’essere quello di mantenere una rete farmaceutica di qualità, il disegno di legge invece rischia di destabilizzare il sistema. Stessa opinione da parte delle sigle dei titolari. «L’installazione di una nuova farmacia in un territorio fragile darà fastidio alla farmacia vicina» ha spiegato Pierre-Olivier Variot, presidente dell’Uspo (Union des syndicats de pharmaciens d’officine). «Far aprire nuove farmacie può essere un modo di aiutare le aree disagiate» ha osservato Philippe Besset, presidente della Fspf (Fédération des syndicats pharmaceutiques de France) «sostenere quelle già esistenti è un altro modo». Attualmente, ha continuato Besset, «il problema più forte è quello di preservare la rete e assicurare la sostenibilità, in modo che le farmacie possano avere un futuro».

Piuttosto, è il parere delle organizzazioni di categoria, andrebbero utilizzati gli strumenti già previsti dalla legislazione come le cosiddette farmacie “annesse”, istituite in via sperimentale da una legge del 2020: di fatto, hanno ricordato i sindacati dei titolari, la disposizione è rimasta pressoché inapplicata perché ancora manca la legge sui territori fragili che la deve completare.