Un farmacista titolare su due, in Francia, è alla ricerca di un collaboratore o di un preparatore laureato da assumere nella sua farmacia. A rivelarlo un sondaggio flash condotto a metà novembre dalla Fspf (Fédération des syndicats pharmaceutiques de France), al quale hanno risposto 2.500 iscritti. Nel 90% dei casi l’offerta di lavoro riguarda un contratto a tempo indeterminato e in due casi su tre copre il tempo pieno.

Anche se i numeri sono pesanti, spiega la Fspf, il quadro che ne discende mostra un significativo miglioramento rispetto al 2022: nello stesso sondaggio condotto un anno fa, infatti, riferiva difficoltà nell’assumere l’80% degli intervistati, oggi invece la quota è scesa al 66%.

«Questi numeri» commenta la Fspf «mostrano una relativa stabilizzazione del fabbisogno di personale, probabilmente a seguito di un certo ritorno alla normalità dopo il periodo di intensa attività legato al covid-19 e il disamoramento che ha generato nei dipendenti per il proprio lavoro». Per il sindacato, tuttavia, la situazione tesa e per tale motivo si parlerà del tema nelle ormai imminenti trattative per il rinnovo della convenzione tra farmacia e assicurazione sanitaria. L’obiettivo, spiega, è quello di arrivare a una «riqualificazione delle professioni chiave del nostro settore professionale, anche attraverso la riunificazione delle condizioni economiche».