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Francia, titolari adirati per le forniture di maschere: solo 500 a farmacia

20 Marzo 2020

Tutto il mondo è Paese e anche in Francia è la polemica tra i farmacisti sulle cosiddette mascherine di Stato. La distribuzione a farmacie e operatori sanitari degli stock provenienti dalla riserva strategica dello Stato è cominciata regolarmente, come annunciato l’altro ieri da una circolare della sanità pubblica. A lasciare perplessi sono però i quantitativi: le istruzioni erano di fornire 36 maschere (per una copertura di due settimane) a ogni farmacista in servizio nella farmacia e altre 36 (sempre per due settimane) a ogni medico di famiglia o infermiere che si sarebbe presentato al banco per richiederle. Le testimonianze raccolte dal Quotidien du pharmacien tra i titolari che per primi hanno ricevuto le forniture, però, riferiscono di pacchi da 500 maschere, con le quali si riescono a coprire i bisogni di 14 persone soltanto: «La mia è l’unica farmacia del Paese» scrive un titolare «e dovrei approvvigionare sei medici, sei infermieri, 4 fisioterapisti e 2 ostetriche. Oltre ai miei undici collaboratori».

I sindacati dei titolari, così, sono sul piede di guerra. «Non tutte le farmacie hanno già ricevuto i loro rifornimenti e comunque quello che riceveranno non basterà per tutti gli operatori sanitari» scrive suTwitter Philippe Besset, presidente della Federazione dei sindacati dei farmacisti francesi (Fspf) «è tempo di dire la verità: non ci sono abbastanza maschere per tutti e l’unica protezione rimane la distanza».

«I numeri della riserva strategica non tornano» confermano al Centro nazionale professionisti della sanità (Cnps) «le consegne di mascherine sono razionate e l’applicazione di questo razionamento è stato affidato alle farmacie». Viene così meno la sicurezza degli operatori, in ospedale così come sul territorio, anche se il Cnps invita i propri associati a non prendersela con le farmacie: «Sono tenute a rispettare rigorosamente le istruzioni e a distribuire le maschere nei numeri indicati».

Il governo, dal canto suo, riconosce le difficoltà logistiche: «Abbiamo avviato la produzione nazionale di mascherine, ma in numero limitato» spiega il portavoce dell’esecutivo Sibeth Ndiaye «c’è quindi bisogno di distribuire con parsimonia le maschere della riserva strategica, prioritariamente ai sanitari».

La Francia, dicono ancora le cifre del governo, ha già stornato 25 milioni di maschere dai suoi stock strategici. Inoltre, da lunedì, «più di 12 milioni di pezzi, tra i quali 1,6 milioni di ffp2 e 10,7 milioni di mascherine chirurgiche, sono stati distribuiti alle farmacie» ha dichiarato Jérôme Salomon, direttore generale della sanità. Il ministero della Difesa, dal canto suo, ha fornito 5 milioni di maschere e la Cina ne ha donato un altro milione.