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Francia, vaccino contro il vaiolo delle scimmie raccomandato ai sanitari

26 Maggio 2022

Sono ormai tre i casi di vaiolo delle scimmie confermati ufficialmente in Francia e per circoscrivere ogni potenziale focolaio l’Alta autorità per la salute (il comitato consultivo di esperti che assiste il governo in materia di sanità) ha emesso un documento di raccomandazioni per la cosiddetta “vaccinazione reattiva”, ossia l’immunizzazione degli adulti «il cui contatto con una persona infetta è considerato potenziale».

Tra le categorie interessate, come riferisce il Quotidien du pharmacien, «gli operatori sanitari esposti senza misure di protezione individuale», mentre per quanto concerne il vaccino l’Autorità raccomanda prodotti di terza generazione, ovvero Imvanex di Bavarian Nordic, da somministrare con un regime a due dosi (o tre nei soggetti immunocompromessi) distanziate di 28 giorni l’una dall’altra, entro 4 giorni dal contatto a rischio.

Secondo il documento, la strategia reattiva dev’essere attuata non appena viene identificato un caso di infezione, confermato dall’Ars (l’equivalente delle nostre Asl) e dell’Unità regionale della sanità pubblica. Come spiega l’Autorità, le indicazioni discendono dai tempi di incubazione della malattia (spesso tra 6 e 16 giorni) e tengono conto delle strategie già adottate da altri Paesi europei e dei dati preclinici trasmessi dall’Ansm, l’Aifa francese.

La vaccinazione si inserisce in una strategia più articolata che comprende trattamenti antivirali indicati per il trattamento del vaiolo delle scimmie, in particolare nel caso dei bambini (ai quali il vaccino di terza generazione non sempre assicura benefici). A questo primo documento seguiranno altre raccomandazioni non appena saranno disponibili nuovi dati epidemiologici e clinici.