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Germania, contro carenze stop a prezzo negoziato su 180 farmaci

11 Gennaio 2023

Per arginare le carenze su antinfluenzali (ibuprofene e paracetamolo), sciroppi per la tosse e antibiotici che da tempo tormentano la Germania, le casse-mutua sospenderanno per tre mesi (dal primo febbraio) il prezzo di rimborso fisso su 180 farmaci attualmente soggetti a indisponibilità. È quanto prevede il regolamento approvato ieri dalla Gkv, l’associazione che riunisce le assicurazioni sanitarie tedesche, sulla base di un’intesa raggiunta a Natale con il ministro della Salute, Karl Lauterbach.

Attualmente, le casse-mutua rimborsano i farmaci sulla base di un prezzo fisso negoziato con il produttore; le industrie hanno dodici mesi di tempo per trovare un’intesa con le assicurazioni, passati i quali il prezzo viene definito unilateralmente dalla cassa. Se si tratta di un farmaco fuori brevetto, inoltre, ogni assicurazione stipula un contratto di fornitura soltanto con l’azienda che ha presentato l’offerta più economica, il cui prodotto diventa quindi l’unico che le farmacie possono dispensare gratuitamente agli assistiti della cassa-malattia (altrimenti pagano la differenza).

Di recente il ministro Lauterbach aveva rivolto forti critiche a questo sistema di pricing proprio per gli effetti che ne derivavano sugli approvvigionamenti: «Abbiamo esagerato nella razionalizzazione» era stata una delle sue dichiarazioni «dobbiamo porre fine a questa politica del discount». Il titolare della Sanità federale aveva quindi promesso a dicembre un nuovo progetto di legge che avrebbe riorganizzato il sistema, tuttavia è diventato presto evidente che i tempi non sarebbero stati rapidi. Di qui, allora, la decisione di intervenire subito sui prezzi di rimborso convincendo le casse-mutua a rivedere i regolamenti sulle negoziazioni, in attesa di una nuova legge quadro.

Le assicurazioni non hanno gradito (secondo la Gkv, la disposizione causerà alle kranken-casse un deficit di 17 miliardi soltanto nel 2023) ma hanno dovuto chinare il capo. Pur con qualche distinguo: «Lo stop ai rimborsi fissi non è un lasciapassare all’industria per massimizzare i profitti» ha avvertito l’associazione «serve solo a dare tempo alle aziende per risolvere i loro problemi di produzione e consegna. Seguiremo da vicino gli effetti della misura».

Quanto alla legge promessa da Lauterbach, secondo la stampa tedesca una bozza dovrebbe essere pronta entro la fine di gennaio: tra le misure previste, un incremento del 50% dei prezzi rimborsati di tutti i farmaci pediatrici e il superamento delle gare con vincitore unico. Le casse-mutua, in sostanza, non rimborseranno più soltanto un generico per categoria di equivalenza ma due, uno dei quali prodotto in Europa.