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Germania, in un anno il 30% dei genericisti taglierà i listini anche della metà

18 Febbraio 2023

Il 30% dei produttori tedeschi di generici cancellerà dal proprio portafoglio prodotti una quota variabile di referenze tra il 10 e il 50% nei prossimi dodici mesi. E il 70% ne rimuoverà uno su dieci. È quanto rivela un sondaggio condotto tra i propri associati da Pro Generika, l’associazione tedesca dei produttori di off patent. Secondo il campione (che assicura circa i due terzi della produzione di generici in Germania), i farmaci che più rischiano tagli o cancellazioni sono antibiotici, ossicodone, venlafaxina, ivabradina e bisoprololo.

Anche in Germania, come noto, negli ultimi mesi si sono registrate indisponibilità e rotture di stock su farmaci senza brevetto gli sciroppi antinfluenzali per bambini, antibiotici e farmaci antitumorali. I produttori si lamentano della crescente pressione sui costi unita ai severi meccanismi che in Germania determinano i prezzi al pubblico, tanto che alcune aziende hanno dovuto interrompere la produzione dei loro medicinali.

Confermano i dati del sondaggio: il 20% delle aziende ha dichiarato che una quota tra il 50 e l’80% dei loro farmaci rischiano di diventare antieconomici. Il 40% dei rispondenti vede utili negativi per il 10-50% della propria linea e un altro 40% riferisce di produzioni in perdita sul 10% del portafoglio prodotti.

Per contrastare carenze e tensioni negli approvvigionamenti, il governo ha presentato la settimana scora un progetto di legge che rivede le regole per la determinazione dei prezzi al pubblico, allo scopo di rendere più interessante per le aziende la produzione dei farmaci generici, e impone alle aziende la costituzione di scorte di sicurezza.