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Germania, prosegue la moria: nel 2022 hanno chiuso 393 farmacie

8 Febbraio 2023

È calato anche nel 2022 il numero delle farmacie tedesche in attività sul territorio: 393 in meno, che fanno scendere il totale al 31 dicembre a 18.068 esercizi. La rilevazione arriva dall’Abda, che ha messo assieme i report provenienti dalle Camere dei farmacisti dei sedici stati federali, e secondo l’associazione delle farmacie rappresenta il dato peggiore di sempre. «Nel 2010» ricorda in una nota «si contavano oltre duemila farmacie in più, ma da allora i totali annuali non hanno fatto che scendere».

Il quorum esistente in Germania scende quindi a 22 farmacie ogni 100mila abitanti, ben al di sotto della media europea che arriva a 32 farmacie ogni 100mila abitanti. L’andamento però non sembra costante dappertutto: secondo le rilevazioni della società di mercato Acc, nel 2022 il numero delle farmacie ubicate nelle grandi città sarebbe invece aumentato.

«Queste nuove chiusure rappresentano una perdita soprattutto per i pazienti» ha commentato la presidente dell’Abda, Gabriele Regina Overwiening «per i quali ora la strada per raggiungere la farmacia più vicina si è fatta più lunga. Molti farmacisti titolari chiudono perché non riescono a trovare personale laureato o un farmacista al quale vendere. Le fondamenta del servizio farmaceutico yedesco vengono lentamente minate».

Per la presidente dell’Abda, in particolare, il fatto che a chiudere siano spesso le filiale che hanno aperto da poco (ogni farmacista titolare in Germania può avere una farmacia principale e fino a tre fiiali) dimostra l’insyabilità economica del Paese. Ora, quindi, le priorità che indica Overwiening sono due: assicurare la continuità degli approvvigionamenti di farmaci e sostenere il ricambio generazionale della professione; i politici, in particolare, devono assicurare stabilità al settore e ridurre il peso della burocrazia. «Le farmacie» conclude Overwiening «hanno bisogno di apprezzamento e di prospettive stabilizzanti, non di misure coercitive».