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Germania, riparte la guerra all’omeopatia del ministro della Salute Lauterbch

12 Gennaio 2024

Omeopatia di nuovo nl mirino del ministro della Salute tedesco, Karl Lauterbach. In un post pubblicato su X (ex Twitter), il responsabile della Sanità pubblica ha annunciato di voler abolire la rimborsabilità delle cure omeopatiche da parte delle casse malattia che in Germania Assicurano l’assistenza pubblica. «La base delle nostre politiche deve essere l’evidenza scientifica» scrive Lauterbach «l’omeopatia non ha senso come prestazione sanitaria».

Secondo quanto riferisce il quotidiano Der Spiegel, Lauterbach avrebbe espresso le stesse intenzioni in un documento inviato di recente agli altri ministri di Governo, contenente indicazioni per una serie di tagli alla spesa sanitaria. «I servizi che non comportano benefici clinicamente provati non possono essere coperti dalle assicurazioni sanitarie» scrive il Ministro nel documento «per questo motivo elimineremo daghli statuti (delle casse malattia, ndr) la possibilità di fornire prestazioni omeopatiche e antroposofiche, evitando in tal modo spese inutili da parte delle assicurazioni». Tuttavia, avverte Der Spiegel, le casse potranno continuare a rimborsare i trattamenti omeopatici delle prestazioni integrative e complementari.

L’annuncio di Lauterbach ha subito sollevato la reazione dei sostenitori dell’omeopatia. «Sarebbe una grande perdita» ha dichiarato Michaela Geiger, presidente dell’Associazione dei medici omeopati, alla rete televisiva Ard «nell’interesse dei nostri pazienti chiediamo che l’omeopatia rimanga una prestazione dell’assicurazione sanitaria».

Questo non è il primo attacco di Lauterbach contro l’omeopatia. Come ricorda Der Spiegel, già nell’ottobre 2022 il Ministro si era impegnato a considerare l’esclusione dell’omeopatia dalla rimborsabilità diretta delle assicurazioni sanitarie. E nel gennaio 2023 Aok Plus, una delle principali casse malattia tedesche, aveva stralciato dal suo prontuario le prestazioni omeopatiche, per collocarle tra le voci dell’assistenza integrativa. Tuttavia, resta tema di discussione l’entità del risparmio che con questa operazione si assicurerebbe il ministero della Sanità. Lauterbach ha recentemente parlato di 20-50 milioni di euro, per gli esperti consultati dai giornali tedeschi non sarebbero più di dieci. In ogni caso, obietta il Ministro, non è una questione di soldi ma di principio: le assicurazioni sanitarie devono rimborsare soltanto ciò che è scientificamente comprovato.