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Germania, semplificata dispensazione in farmacia ma titolari non apprezzano

20 Ottobre 2023

Sembra insanabile la frattura che da parecchi mesi divide il ministro della Salute del governo federale tedesco, Karl Lauterbach, e i farmacisti titolari: non ha migliorato i rapporti tra le due parti neanche il via libera del Parlamento tedesco alla Legge per il rafforzamento degli studi infermieristici, che dedica alcuni articoli alla dispensazione semplificata in farmacia dei medicinali soggetti a carenza.

Le nuove norme, in sostanza, ripristinano alcuni snellimenti che erano stati adottati durante la fase più difficile dell’emergenza covid: torna a essere consentita la cessione di medicinali da una farmacia che ne è provvista a un’altra che invece è in rottura di stock e viene autorizzata la preparazione galenica in farmacia quando il farmaco prescritto dal medico è indisponibile, anche senza comunicazione al curante e in forme o dosaggi differenti (ma sempre con lo stesso principio attivo).

In apparenza le semplificazioni avrebbero dovuto essere accolte con favore dalle farmacie, ma così non è: le nuove norme, infatti, si applicano soltanto ai medicinali pediatrici che compaiono nella lista delle carenze redatta dal Bfarm (l’Aifa tedesca): poiché tale elenco viene costantemente aggiornato, quindi, i farmacisti dovranno avere la cautela di andare sempre a consultare il sito dell’agenzia prima di procedere a preparazioni o cessioni. Non solo: poiché questa lista ancora non esiste, ha fatto notare la presidente dell’Abda (il sindacato delle farmacie tedesche) Gabriele Regina Overwiening, «nel breve termine le nuove norme non avranno alcun effetto», dove per breve termine si intende l’inizio della stagione autunnale.

In sostanza, ha incalzato Overwiening,«il Bundestag ha accolto una proposta del ministro Lauterbach che è assolutamente impraticabile per le farmacie». Insomma, è l’accusa dei farmacisti titolari, un altro buco nel vuoto come la proposta – lanciata di recente da Lauterbach – delle cosiddette “farmacie leggere”, che dovrebbero coprire le aree disagiate e operare senza farmacista (con la sola presenza di tecnici di farmacia).