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Il Pharmaceutical Journal: un farmacista inglese su quattro sotto «forte stress»

19 Novembre 2021

Secondo un sondaggio condotto dal Pharmaceutical Journal, nell’ultimo anno un farmacista inglese su quattro è fortemente stressato al lavoro. L’indicazione arriva dalla survey con cui ogni anno il magazine della Royal pharmaceutical society (l’ordine dei farmacisti britannici) indaga sugli umori della professione rispetto a stipendi e occupazione. Dei 1.020 farmacisti che hanno risposto alle domande sull’ambiente di lavoro, il 25% ha ammesso di sentirsi «molto stressato». Come spiega la rivista, si tratta di una quota in significativo aumento rispetto ai tre anni precedenti, quando a dichiarare la stessa condizione era non più del 10-13% degli intervistati.

Riferiscono di livelli di stress in aumento tutti i comparti occupazionali: tra i farmacisti del territorio sono il 37% (erano il 17% nel 2020), tra i farmacisti ospedalieri il 20% (10% un anno fa), tra i farmacisti in servizio negli ambulatori delle cure primarie il 14% (in precedenza erano il 5%). L’indagine, inoltre, rivela che l’incremento delle tensioni deriva da diversi fattori: la richiesta di servizi è citata dall’80% di coloro che lamentano condizioni di stress sul lavoro, il 73% chiama in causa l’assenza di personale.

Quasi la metà (46%) dei farmacisti, inoltre, afferma che nell’ultimo anno il proprio orario di lavoro è aumentato, mentre il 22% afferma di “sforare” sempre l’orario contrattuale. Ewan Maule, vicepresidente del Ghp, uno dei sindacati dei farmacisti dipendenti, si è detto «molto preoccupato, ma non sorpreso dai risultati del sondaggio, perché gli ospedali britannici stanno faticando per recuperare le attività di cura programmate che a cusa di covid hanno dovuto essere rinviate.

«Il personale è stanco ed esaurito» ha detto «e se non affrontiamo il problema perderemo posti di lavoro. Occorrono investimenti per nuove assunzioni e va rivisto il carico di lavoro che grava sui farmacisti». Nick Kaye, vicepresidente della National pharmacy association (sigla sindacale dei farmacisti del territorio) ha affermato che i risultati del sondaggio «danno l’immagine di una professione che aspira a fornire un’assistenza ai pazienti di crescente qualità, con risorse limitate e sotto pressione».