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Inghilterra, da novembre la dematerializzazione totale delle prescrizioni

25 Ottobre 2019

Tra meno di un mese anche il servizio sanitario inglese passerà in via definitiva alla ricetta dematerializzata. Lo prevede la fase 4 del programma Eps, Electronic prescription service, al via dal prossimo 18 novembre in tutta l’Inghilterra. E’ da circa 15 anni che il Nhs è al lavoro sulla prescrizione elettronica, tanto che già oggi il 70% circa delle ricette circolanti nel Paese sono dematerializzate; tra tre settimane, tuttavia, la prescrizione paperless diventerà la regola e la carta rimarrà soltanto per alcune specifiche casistiche. Rispetto all’Italia, poi, la dematerializzazione sarà completa: gli assistiti, infatti, saranno invitati a indicare la farmacia di fiducia alla quale dovrà essere segnalata l’emissione di ogni nuova ricetta. La piattaforma di interscambio, sulla quale cioè il medico prescrive e dalla quale il farmacista scarica le ricette, si chiama Nhs Spine (cioè Dorsale Nhs) ed è il database che fa da supporto anche al Fascicolo sanitario elettronico.

La scelta della farmacia di fiducia (chiamata “nomination”) potrà essere modificata dall’interessato in qualsiasi momento, oppure può anche essere evitata. Il questo caso, al momento della prescrizione l’assistito riceverà dal medico un “token” (gettone, in inglese), ossia un tagliando cartaceo con codice a barre dalla funzione molto vicina al nostro promemoria.

Tra i vantaggi della ricetta elettronica riferiti dai farmacisti in un recente sondaggio c’è la comodità che deriva dal poter allestire l’ordine con grande anticipo rispetto al passaggio del paziente in farmacia. Secondo alcuni, il sistema consentirebbe di risparmiare poco meno di un’ora rispetto al tempi di consegna attuali. Lo stesso sondaggio aveva rivelato che il 72% dei pazienti forniti di ricetta elettronica ha trovato i farmaci già confezionati prima del suo arrivo in farmacia.

Tra gli altri vantaggi del sistema Eps, poi, c’è la flessibilità: il medico può modificare la ricetta in qualsiasi momento, anche quando è già stata redatta e il paziente si sta recando in farmacia per ritirare quanto prescritto. E nel caso il medico può chiedere via chat al farmacista di spiegare al paziente il motivo della correzione. Anche la farmacia, infine, può stampare il token della prescrizione: per farlo firmare dal paziente come ricevuta in caso di specifiche e particolari dispensazioni, oppure per darlo al paziente perché si rechi in un’altra farmacia in presenza di indisponibilità o carenze.