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Inghilterra, nel 2022 più di una farmacia su due ha tagliato il personale

29 Marzo 2023

Secondo un sondaggio condotto il mese scorso dalla National pharmacy association, il sindacato delle farmacie inglesi, sono parecchi gli esercizi farmaceutici che hanno dovuto tagliare i costi per stare al passo con il calo dei ricavi registrato nel 2022: quasi sei su dieci (il 59%) hanno dichiarato di avere «ridotto il personale» per limitare i costi, un terzo (33%) ha rivisto l’orario di apertura e il 38% ha «limitato o interrotto» alcuni servizi in convenzione con il Nhs, la sanità pubblica. Un altro 59% ha ridotto o sospeso alcuni servizi gratuiti come la consegna domiciliare, oppure ha dovuto introdurre un ticket per coprire l’impegno economico.

Il sondaggio, riporta un articolo della rivista Chemist&Druggist, ha coinvolto 222 titolari di farmacie indipendenti e direttori senior. Il 91% dei rispondenti ammette che lo scorso anno ha dispensato in perdita i farmaci rimborsati per almeno un mese. Il 48% sostiene di avere avuto ricavi negativi sulle ricette del Nhs per sei mesi o più.

Ancora, il 93% afferma di avere avuto «un flusso di cassa negativo» per almeno un mese del 2022, il 45% ha affermato che «le uscite hanno superato i ricavi per almeno sei mesi dell’anno». Il 40% dei proprietari di farmacia, ha osservato la Npa, ha dovuto ricorrere nel 2022 al credito bancario per coprire le operazioni, un quinto ha chiesto alla famiglia assistenza finanziaria.

I risultati del sondaggio, spiega il presidente dell’Associazione, Andrew Lane, mettono a nudo la «cupa realtà finanziaria che molte farmacie indipendenti devono affrontare dopo anni di sottofinanziamento. Questa crisi deve essere affrontata con urgenza oppure le farmacie dovranno tagliare i servizi e quindi chiudere».