estero

Inghilterra, risparmi importanti da recupero e riciclo degli inalatori usati

26 Gennaio 2023

Un progetto pilota per la raccolta e il riciclo degli inalatori per asmausati ha consentito di recuperare in un anno circa più di 20mila dispositivi usati, che ha consentito di prevenire l’immissione nell’atmosfera di di circa 119,3 tonnellate di anidride carbonica. Ne parla un articolo del Pharmaceutical Journal che cita i dati pubblicati sulla rivista Npj Primary Care Respiratory Medicine.

Il progetto si chiama Take Air (Take Action for inhaler recycling), ha convolto le due contee di Leicestershire e Rutland ed è stato finanziato dall’azienda farmaceutica Chiesi con l’obiettivo di smaltire e riciclare inalatori vuoti di qualsiasi marca o tipo. I dispositivi usati vengono spediti per posta dagli assistiti a un’azienda specializzata nella raccolta dei rifiuti speciali, che procede allo smaltimento e al riciclo.

Al progetto hanno partecipato anche le farmacie e gli ospedali del Leicesterhire (148 in tutto) che hanno informato i pazienti delle procedure d’invio e li hanno forniti di buste prepagate con l’indirizzo del destinatario prestampato (ogni busta può contenere fino a quattro inalatori usati).

La società di trattamento rifiuti ha recuperato le componenti riutilizzabili degli inalatori, nonché gli avanzi di gas propellente (dei modelli predosati e pressurizzati) che sono stati riutilizzati nel ciclo di produzione di frigoriferi e condizionatori.

Nel corso del programma, che si è protratto per 12 mesi, sono stati restituiti dai pazienti 20.049 inalatori, ossia il 2% di tutti gli inalatori prescritti nella regione. «Il progetto Take Air ha mostrato un’eccellente livello di collaborazione tra ospedali e farmacisti» commenta Anna Murphy, farmacista consulente negli ospedali universitari di Leicester Nhs Trust «nessuno è stato pagato per questo lavoro extra ma gli operatori hanno partecipato con favore perché erano convinti di fare la cosa giusta per l’ambiente e allo stesso tempo di supportare i pazienti».