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Pseudoefedrina, l’Aifa francese contesta la raccomandazione dell’Ema

5 Dicembre 2023

Troppo blanda, per la Francia, la raccomandazione formulata venerdì scorso dal Comitato dell’Ema per la farmacovigilanza sui medicinali con pseudoefedrina: per gli esperti dell’Agenzia europea, gli ultimi dati emersi sulle sindromi da encefalopatia posteriore reversibile (Pres) e da vasocostrizione cerebrale reversibile (Rcvs) associate all’uso di vasocostrittori orali a base del principio attivo sconsigliano l’uso di tali prodotti in pazienti con ipertensione grave o malattia renale; l’Ansm, l’Aifa francese, aveva invece emanato nell’ottobre scorso una raccomandazione che scoraggiava l’impiego della pseudoefedrina in presenza di un semplice raffreddore, a prescindere dalle condizioni di salute del paziente.

Come riferisce il Quotidien du pharmacien, la posizione dell’Ema è stata subito messa in dubbio dall’Agenzia francse: «I dati mostrano che Pres e Rcvs possono comparire in pazienti senza alcuna storia medica o fattore di rischio» ribadiscono all’Ansm «il comitato europeo per la farmacovigilanza non tiene in sufficiente conto la gravità degli effetti avversi cui i pazienti sono esposti per alleviare un sintomo lieve (il naso chiuso da raffreddore, ndr) che beneficia di alternative sicure».

L’Ansm, inoltre, ricorda che il rischio di Pres e Rcvs si aggiunge ad altri pericoli gravi già individuati per la pseudoefedrina (ictus, infarto miocardico eccetera) e i cui casi continuano a essere segnalati alle autorità di vigilanza. Per tali motivi, l’Agenzia francese mantiene la propria posizione e continua a sconsigliare l’uso di vasocostrittori.

Di avviso diverso, invece, l’associazione NereS, che riunisce i produttori di prodotti sanitari disponibili in farmacia senza prescrizione medica: la decisione europea è da preferire perché «non sostiene alcuna restrizione particolare per questi prodotti».