estero

Secondo ricercatori antigenici efficaci per omicron, dubbi su autotest

21 Settembre 2022

Una buona parte dei tamponi antigenici per covid attualmente in circolazione rimangono efficaci anche con le varianti più recenti di Sars-CoV-2. Alcuni autotest dell’antigene, invece, hanno rivelato nei confronti di omicron una sensibilità ridotta. È quanto indicano due studi scientifici di cui riferisce il Quotidien du médicin. La prima ricerca, pubblicata su Cell del 26 agosto, è stata condotta da un team di studiosi americani e ha preso in esame 11 test antigenici commercializzati negli Usa. Le verifiche sono state effettuate con la tecnica del “deep mutational scanning”, che consente la mappatura degli epitopi anticorpali. I prodotti sottoposti a verifica, dicono i risultati, non presentano «alcuna vulnerabilità» verso le mutazioni di covid-19 «note, passate o di attuale interesse».

Il secondo studio, condotto nei Paesi Bassi, ha messo a confronto i risultati conseguiti da tre autotest antigenici con tampone nasale e quelli dei test Pcr riguardanti 6.500 pazienti di età pari o superiore a 16 anni. Il ricercatori hanno notato una minore sensibilità degli autotest in casi di infezione da omicron rispetto alle altre varianti. Per esempio, la sensibilità del test MPBio, di Mp Biomedicals va dall’80% nel caso delle varianti più vecchie al 73% di Omicron. Pubblicato sul British Medical Journal il 14 settembre scorso, la ricerca osserva che aggiungendo al tampone nasale un tampone orofaringeo, la sensibilità del test cresce fino all’83%. Pertanto, il team di studio raccomandao ai produttori di test di «rivedere le istruzioni che accompagnano i loro dispositivi per aggiungere all’autocampionamento orofaringeo anche quello nasale».