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Stati Uniti, dal 2023 prezzo al pubblico di Comirnaty sarà quadruplicato

26 Ottobre 2022

Sta suscitando forti polemiche, negli Stati Uniti, l’annuncio che dall’anno prossimo Pfizer quadruplicherà il prezzo al pubblico di Comirnaty, il suo vaccino contro covid. Secondo l’agenzia Reuters la decisione, che ha già suscitato gli strali delle ong e di diversi politici, sarebbe da mettere in relazione con la chiusura a fine anno degli acquisti pubblici di vaccini per Sars-CoV-2, che da gennaio dovranno essere acquistati dal settore privato. Pfizer, dal canto suo, ha motivato la novità con gli aumenti dei costi di distribuzione e produzione, assicurando peraltro che il nuovo prezzo al pubblico – tra i 110 e i 130 dollari circa – «non sarà un ostacolo per i pazienti».

Non sono della stessa opinione le ong e le associazioni americane dei pazienti, che temono difficoltà soprattutto per chi non ha assicurazione sanitaria. Il costo che grava su Pfizer per produrre una dose di vaccino anti-covid, sottolineano, supera di poco l’euro. Intanto il senatore Bernie Sanders, ex candidato alla Casa Bianca, ha pubblicato nei giorni scorsi un messaggio su Twitter particolarmente polemico: «L’avidità di Pfizer sta uccidendo persone in tutto il mondo».

Secondo gli analisti finanziari, l’aumento dei prezzi potrebbe assicurare a Pfizer tra i 2,5 e i 3 miliardi di dollari di ricavi aggiuntivi. Al di fuori degli Stati Uniti, il gruppo farmaceutico ha sottoscritto contratti di fornitura con i governi di diversi Paesi sviluppati, compresa l’Unione Europea, le cui condizioni prevedono in molti casi prezzi “congelati” anche per il 2023. Sempre secondo Reuters, anche Moderna potrebbe presto aumentare il prezzo del suo vaccino sul mercato americano.