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Tamponi rapidi, Ue ne ordina 20 mln da girare agli Stati membri

19 Dicembre 2020

Dall’inizio del nuovo anno la Commissione europea metterà a disposizione degli Stati Ue oltre 20 milioni di test antigenici rapidi, grazie a un contratto-quadro del valore massimo di 100 milioni di euro firmato ieri Bruxelles con Abbott e Roche. «Attualmente» spiega Bruxelles in una nota diffusa ieri «i test più affidabili per covid 9 sono i tamponi molecolari. Tuttavia reperibilità, costi e tempi di attesa per gli esiti consigliano l’uso complementare di test antigenici rapidi in contesti specifici». «I test rapidi» conferma Stella Kyriakides, commissario per la salute e la sicurezza alimentare «rimarranno fondamentali nei prossimi mesi, anche se puntiamo a iniziare la campagna vaccinale in tutta l’Ue dal 27 dicembre».

Sempre ieri, la Commissione ha anche approvato un documento di raccomandazioni per la somministrazione dei tamponi antigenici rapidi. L’obiettivo è quello di definire pratiche standard che consentano il riconoscimento reciproco dei test tra gli Stati Ue. Le indicazioni, in particolare, invitano a:

– assicurarsi che il test rapido dell’antigene sia condotto da personale sanitario qualificato o da altri operatori addestrati ove appropriato, in linea con le specifiche nazionali e in stretta conformità con le istruzioni del produttore e soggetto a controllo di qualità;

– investire nella formazione e, nel caso, nella certificazione del personale sanitario e di altri operatori per effettuare campionamenti e analisi, assicurando così capacità adeguate e salvaguardando la raccolta di campioni di buona qualità;

– considerare in particolare l’uso di test antigenici rapidi nelle seguenti situazioni e contesti: diagnosi covid tra casi sintomatici, contatti di casi confermati, gruppi di focolai, screening in aree ad alto rischio e ambienti chiusi;

– utilizzare test rapidi dell’antigene per lo screening a livello di popolazione in situazioni epidemiologiche o aree in cui la percentuale di positività del test è alta o molto alta;

– assicurarsi che siano messe in atto strategie che chiariscano quando è richiesto il test di conferma mediante Rt-Pcr o un secondo test rapido dell’antigene.