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Tracciatura Ue, farmacie bulgare in sciopero per i costi dell’adeguamento

27 Febbraio 2019

Grattano ancora le marce al sistema europeo di tracciatura delle confezioni che dall’8 febbraio coinvolge le filiere farmaceutiche di 31 Stati dello Spazio economico europeo (escluse Italia, Grecia e Belgio, che l’adotteranno dal 2025). In Gran Bretagna una recente ricerca del Nhs, il servizio sanitario pubblico, ha confermato che quasi la metà delle farmacie non è neanche collegata dal database nazionale dei codici datamatrix (Nmvo). In Bulgaria, addirittura, i farmacisti titolari stanno protestando contro le disposizioni europee dal 5 febbraio: per due settimane, hanno lavorato al banco indossando sul camice un gilet giallo (a richiamare il movimento di protesta francese), il 20 febbraio hanno proclamato uno sciopero di 24 ore che ha visto la partecipazione di circa 700 farmacie (quasi tutte indipendenti, le catene invece – in mano in gran parte a gruppi stranieri – hanno aperto regolarmente).

La protesta, come riferisce un articolo del Quotidien du pharmacien, scaturisce dai costi che le farmacie bulgare devono sopportare per adeguare software e hardware (gli scanner ottici, in particolare) al nuovo sistema. «Chiediamo al Governo di aprire un tavolo di confronto» ha detto Anton Valev, il presidente della Camera nazionale delle farmacie «perché il sistema venga finanziato, in modo che tutti gli esercizi, a prescindere dalla loro dimensione e ubicazione, possano aderire alla tracciatura e rassicurare i cittadini sulla qualità dei farmaci dispensati». La richiesta, in particolare, è quella di mettere a disposizione dei farmacisti titolari finanziamenti con i quali non solo aggiornare strumenti e dotazioni, ma digitalizzare le ricette e istituire la cartella elettronica del paziente.

Le risposte giunte finora dal ministero della Salute, tuttavia, non lasciano molte speranze. «Il governo ha tracciato un programma» ha ricordato alla stampa bulgara il titolare del dicastero, Kiril Ananiev «e ha dettato requisiti, metodologia e tecnologie che le farmacie devono adottare per adeguarsi alla tracciatura. Ogni giorno aumentano gli esercizi abilitati e delle 3.600 farmacie esistenti in tutto il paese risultano già registrate al sistema più di duemila. Non capisco questa protesta, in nessun altro Stato dell’Unione europea si sono registrate proteste di questo genere».