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Uk, i ginecologi chiedono il libero accesso per i contraccettivi d’emergenza

3 Dicembre 2019

I contraccettivi d’emergenza dovrebbero essere disponibili in modalità otc anche senza consultazione con il farmacista. E’ quanto auspica il Rapporto pubblicato ieri dal Royal college of obstetricians and gynaecologists (l’equivalente inglese dell’ordine delle ostetriche e dei ginecologi), secondo il quale la norma che oggi impone alle donne un consulto con il farmacista prima di ottenere un contraccettivo ormonale si traduce in una «barriera all’accesso» e può generare «disagio o imbarazzato». La richiesta che arriva dal Rapoporto, in sostanza, è quello di riclassificare la contraccezione d’emergenza nella cosiddetta “General sales list”, l’elenco dei farmaci otc che possono essere venduti nei negozi del libero commercio.

Per il Royal college di ostetriche e ginecologi, in particolare, i contraccettivi ormonali sono disponibili in Inghilterra senza obbligo di ricetta da più di venti anni, e non esistono prove che dimostrino abusi o inappropriatezze. «In Canada e Scandinavia» prosegue il Rapporto «i farmaci per la contraccezione d’emergenza sono esposti sugli scaffali delle farmacie nell’area di libero accesso, senza che siano necessari consulti preventivi con il farmacista. Il Regno Unito dovrebbe imitare queste buone pratiche».

Di avviso opposto la Royal pharmaceutical society, secondo la quale una consultazione in farmacia prima della dispensazione di un contraccettivo come Levonelle o ellaOne «può aiutare le donne a fare la scelta per loro migliore».