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Diabete, convegno a Milano su presa in carico ed evitabilità dei costi

12 Novembre 2019

Tra le patologie croniche, il diabete è senz’altro quella che oggi invita in modo più impellente il Ssn una riorganizzazione dei sistemi, per migliorare l’efficienza dei percorsi ospedale-territorio e assicurare l’aderenza alle cure. Secondo dati che arrivano dall’Efpia, infatti, le complicanze dovute alla scarsa aderenza terapeutica generano costi pari al 14% del totale della spesa sanitaria dei Governi europei, circa 125 miliardi di euro all’anno. Se n’è parlato ieri nella tappa milanese del roadshow “Highway diabetes: il paziente al centro?”, organizzato da Motore Sanità per mettere a confronto sul tema politici, amministratori e professionisti della sanità.

«Giovedì sarà la giornata mondiale del diabete» ha ricordato nel suo intervento di apertura Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità e politiche sociali del Consiglio regionale della Lombardia «una persona affetta da diabete costa al sistema sanitario circa tremila euro all’anno, la maggior parte dei quali vanno in ricoveri ospedalieri e visite specialistiche. Il modello che abbiamo scelto in Lombardia è quella del la presa in carico del paziente cronico nella sua totalità, imperniato su un valido supporto assistenziale e su protezioni sociali adeguate, con il contributo anche delle farmacie del territorio».

I farmaci innovativi apporteranno un beneficio importante alla sostenibilità delle cure, ha spiegato Paolo Fiorina, docente di Endocrinologia all’Università di Milano e responsabile dell’unità di Malattie endocrine e diabetologia dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco: «Pur aumentando lievemente i costi sul breve periodo» ha detto «li riducono sul lungo e il loro uso farà diminuire le spese legate ai ricoveri per eventi cardiovascolari, per scompenso cardiaco e per ipoglicemie. Tra le possibili opzioni per migliorare l’aderenza» ha aggiunto «segnalo l’utilizzo di una migliore comunicazione, l’introduzione di dispositivi tecnologici più efficaci e l’uso di farmaci a somministrazione mono-settimanale invece che giornaliera. Tutto questo porterà senza dubbio enormi benefici per le persone affette da diabete».

Tra gli altri interventi quello di Silvano Casazza, direttore generale dell’Ats Brianza, che ha riferito della presa in carico di diabetici e malati cronici nella sua Azienda sanitaria; Giuseppe Turchetti, docente di Economia e gestione delle imprese alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, che ha parlato di costi del fallimento terapeutico e delle spese evitabili nei trattamenti per il diabete, e di Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, che ha ricordato i progetti e le iniziative avviate nelle farmacie lombarde per la presa in carico del paziente cronico e lo snellimento dei percorsi di cura. «Con la Regione» ha detto «stiamo lavorando per avviare il monitoraggio in farmacia dell’aderenza terapeutica, nell’ambito della sperimentazione della farmacia dei servizi. Una volta di più, la rete degli esercizi farmaceutici si mette al servizio della sanità e dei cittadini con la capillarità che la contraddistingue».