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Diabete, convegno Motore sanità: rafforzare l’alleanza medici-farmacie

24 Gennaio 2024

La rete delle farmacie assicura ai pazienti diabetici lombardi «non soltanto un’informazione adeguata ma anche un accesso diretto e semplificato ai dispositivi, rendendo così più sostenibile la cura del diabete». Lo ha detto Manuela Bandi, vicepresidente di Federfarma Milano, Lodi e Monza, nel suo intervento al convegno organizzato ieri nel capoluogo da Motore Sanità per fare il punto au trattamento e prevenzione del diabete in Lombardia.

Per Alberto Rocca, del Consiglio direttivo dell’Amd regionale (Associazione medici diabetologi), occorrerebbero azioni su vasta scala per modificare gli stili di vita e contrastare l’obesità, strettamente collegata allo sviluppo del diabete di tipo 2. «Serve un impegno ad ampio raggio» ha rimarcato «con cui superare le barriere che ancora adesso rendono più complessa la prevenzione e la cura del diabete: l’assenza di un registro di malattia, lo scarso coordinamento delle cure tra la medicina generale e le strutture specialistiche, la necessità di avviare azioni sistemiche che coinvolgano il Governo centrale, le Regioni e le grandi città».

Livio Luzi, ordinario di Endocrinologia all’università degli Studi di Milano, ha invece ricordato la disponibilità di farmaci efficaci per la riduzione dei livelli glicemici e la prevenzione di complicanze cardiache e renali. «Le nuove classi di farmaci sono efficaci e scevre da importanti effetti collaterali, però hanno un costo medio maggiore. È perciò cruciale una corretta fenotipizzazione del paziente diabetico per permettere la scelta più appropriata, da costruire per il singolo paziente e non in generale per la malattia».

Davide Casati, consigliere regionale e componente della commissione Sanità, ha rimarcato l’importanza del coinvolgimento dei diversi “stakeholders” per una presa in carico efficace dei bisogni delle persone. «Dopo la pandemia è necessario invertire la rotta sul fronte della prevenzione, l’unica soluzione nel medio-lungo termine per aumentare la qualità della vita e ridurre la spesa pubblica. Più prevenzione primaria e secondaria, aumento dell’accessibilità alle cure e assistenza, miglioramento dell’appropriatezza, valorizzazione del territorio e integrazione sociosanitaria devono essere i pilastri del presente e del futuro». D’accordo Massimiliano Franco, segretario regionale Simg Lombardia, che nel suo intervento ha elogiato la rete delle farmacie del territorio e ne ha auspicato un coinvolgimento allargato nelle patologie croniche come il diabete.

«Il diabete è una malattia molto diffusa» ha confermato Roberto Dodesini, presidente della Sid (Società italiana di diabetologia) « si stima che nel mondo mezzo miliardo di persone abbia problemi di controllo della glicemia. In Italia ne soffrono circa 4 milioni di persone e sono poco più di 700mila i lombardi affetti da diabete. Per il suo forte impatto socio-sanitario, dunque, il diabete necessita di grande attenzione da parte di tante figure, non solo sanitarie, che gravitano intorno al paziente».