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Federfarma, anche il bilancio col voto a distanza. E tornano le polemiche

29 Giugno 2020

Federfarma conferma la modalità “in remoto” anche per l’assemblea che domani dovrà votare il bilancio consuntivo del 2019 e le associazioni territoriali che già avevano contestato il “tele-voto” dell’11 giugno tornano alla carica: in un comunicato, Farmacie Rurali d’Italia conferma la propria contrarietà a una formula “ammazza-confronto” e stigmatizza la scelta della presidenza – estranea a ogni prassi consolidata – di andare prima al voto, poi presentare il programma del nuovo triennio e infine mettere al voto il consuntivo dell’anno precedente; dal canto suo Federfarma Trapani si è rivolta tramite legali al consiglio nazionale di presidenza per avere i verbali della seduta che hanno definito le modalità del voto dell’11 giugno.

Nella lettera al sindacato nazionale, in particolare, il presidente dei titolari trapanesi, Leonardo Galatioto, cita la circolare Fofi che una decina di giorni fa raccomandava agli ordini provinciali di optare per la modalità “in presenza” (cioè con i delegati fisicamente sul luogo) per consigli e sedute. L’indicazione, spiegava la Federazione nella nota, trova il sostegno di un parere del ministero della Salute, secondo il quale lo stop fino al 14 luglio di congressi, riunioni, meeting ed eventi sociali non si riferisce «alle adunanze assembleari necessarie a garantire il regolare funzionamento degli ordini professionali», tra le quali l’approvazione dei bilanci. «Le assemblee ordinistiche» scrive la Fofi «potranno quindi svolgersi alla “presenza fisica” dei soggetti convocati, a condizione che siano organizzate in locali o spazi adeguati, eventualmente anche all’aperto, che assicurino il mantenimento continuativo della distanza di sicurezza interpersonale».