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Assogenerici diventa Egualia. Häusermann: tra le priorità, problema carenze

22 Ottobre 2020

Assogenerici si ribattezza e diventa Egualia-Industrie farmaci accessibili, un nome che mira a “brandizzare” la mission dell’associazione così come le virtù del farmaco equivalente, la cui sostenibilità economica è chiave per garantire le cure a tutti i cittadini. Il cambio di generalità è stato celebrato ieri in occasione dell’assemblea pubblica dell’organizzazione, aperta come di consueto dalla relazione programmatica del presidente, Enrique Häusermann. «Dobbiamo costruire catene di approvvigionamento resilienti» ha detto «così come offrire strumenti di sviluppo sostenibile alle imprese farmaceutiche, ripensare la struttura della distribuzione farmaceutica, correggere alcuni effetti della globalizzazione della produzione farmaceutica, trovare soluzioni ai rischi legati alla mancanza di prodotti in caso di crisi, ideare nuovi modelli di approvvigionamento pubblico. Perché non c’è delitto peggiore che sprecare una crisi».

L’imperativo, in sostanza, è trarre tesoro dalla tragica esperienza della pandemia. «La nostra industria si è riconosciuta ed è stata conosciuta meglio» ha osservato Häusermann «e dall’unità di intenti che l’ha guidata in questi mesi ha tratto una decisione importante, una rivoluzione positiva. E con questo spirito noi oggi decidiamo di cambiare veste, per iniziare a chiamarci con un nome che ci rappresenta, ci descrive e spiega quello che le migliaia di persone impegnate quotidianamente nelle nostre aziende fanno tutti i giorni».

Tre gli obiettivi che l’associazione pone in cima alla propria agenda con il “rebranding”: la salvaguardia della produzione europea, per scongiurare qualsiasi carenza di approvvigionamento; la realizzazione di un sistema regolatorio efficiente, investendo prima di tutto sulla digitalizzazione e sulla piattaforma europea dei dati sanitari; la pianificazione di un modello di prezzi e rimborso e meccanismi di gara sostenibili nel tempo. «La meta» ha spiegato Häusermann «è rendere l’industria europea del farmaco più competitiva rispetto agli altri mercati, non solo attraverso incentivi fiscali e non ai produttori, ma anche con strumenti che possano garantire una competizione ad armi pari con i grandi hub produttivi extra-europei».

L’opportunità, in questa strategia, è data dalle risorse del Recovery Fund. «Siamo convinti» ha osservato Häusermann «che i progetti approntati dalle nostre aziende, per un totale di oltre 250 milioni di investimenti in 26 mesi, potranno rientrare a pieno titolo tra quelli contemplati dal piano nazionale di rilancio, che vede tra i propri obiettivi la creazione di un Paese più verde e sostenibile, la gestione integrata del ciclo delle acque e in rafforzamento della sicurezza e resilienza del Paese a fronte di calamità naturali, cambiamenti climatici e crisi epidemiche».

Egualia raccoglie oltre il 95% delle imprese produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari e a valore aggiunto attive sul territorio nazionale. I farmaci generici-equivalenti e i biosimilari coprono l’80% delle aree terapeutiche e rappresentano oltre il 60% di tutti i medicinali dispensati in Europa.