filiera

Bassetti: nella pandemia farmacie straordinarie, ruolo da confermare

16 Marzo 2022

«Il ruolo svolto dalle farmacie, soprattutto nell’ultimo anno, è stato fondamentale. Il farmacista del territorio è parte del Ssn, è un professionista sanitario a tutto tondo che può essere di aiuto tanto all’ospedale quanto alle cure primarie». Lo ha detto Matteo Bassetti, infettivologo, direttore della clinica Malattie infettive dell’ospedale San Matino di Genova, intervenendo ieri al convegno sulla farmacia del dopo covid organizzato da Farmacentro.

Ospite d’onore dell’evento, Bassetti ha fatto il punto sull’evoluzione della pandemia e su ciò che ci attende nei mesi a venire: «La situazione oggi è nettamente migliore rispetto a quella di qualche mese fa» ha spiegato «anche grazie al lavoro straordinario delle farmacie abbiamo il 90% della popolazione protetta dal virus, perché vaccinata o guarita». La recrudescenza dei contagi che si è registrata in questi ultimi giorni, quindi, non deve preoccupare: «Un aumento degli infetti non significa un aumento dei ricoveri» ha ricordato Bassetti «il nostro obiettivo non è quello di eliminare i contagi ma azzerare la gravità della malattia, quindi ridurre drasticamente i ricoveri e i decessi. E’ quello che sta accadendo: nonostante siano risaliti i casi, i posti letto occupati nelle terapie intensive resta attorno al 5%».

E’ quindi questo lo scenario al quale ci dovremo abituare nel futuro prossimo venturo. «Le misure di emergenza termineranno con la fine di marzo» spiega Bassetti «ma dovremo abituarci a un andamento ondulatorio dei contagi e a campagne vaccinali contro covid a cadenza annuale. Con omicron, le politiche dirette ad azzerare covid sono irrealistiche, dobbiamo accontentarci di contenere il virus e ridurne l’impatto».

La fine dell’emergenza pandemica, quindi, non vorrà dire l’abbandono di ogni misura sanitaria. «Usciamo dalla logica secondo la quale la difesa dal virus avviene per decreti legge» dice Bassetti «da aprile in avanti si entra in una nuova dimensione in cui la prevenzione è affidata alle scelte del singolo. Mascherine e igiene delle mani, quindi, rimarranno un’abitudine da adottare goni volta che lo riterremo opportuno in base al buon senso».

Quanto alle farmacie, l’esperienza dell’ultimo anno ha dimostrato che sono una risorsa del Ssn da utilizzare anche dopo lo stato di emergenza. «Nel futuro non potrà che esserci una conferma del ruolo recitato da questi presidi durante la pandemia» ha concluso bassetti «non solo nella vaccinazione contro covid ma anche in altre campagne vaccinali come l’anti-pneumococcica e l’antimeningococcica. Sono vaccinazioni che oggi svolgono i medici di famiglia e l’aiuto proveniente dalle farmacie consentirà loro di dedicare più tempo all’assistenza ai pazienti».