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Cronicità, Fofi e Federfarma recuperano due posti nella Cabina di regia

17 Marzo 2018

Assenza dei farmacisti colmata nella Cabina di regia del Piano nazionale della cronicità, il centro di comando incaricato di coordinare gli interventi regionali e analizzarne le esperienze per mettere a confronto modelli e scelte. Nel decreto con cui a gennaio il Ministero aveva insediato il tavolo, la lista dei trenta componenti non comprendeva neanche un rappresentante della professione (e delle farmacie). Il buco è stato tappato nei giorni scorsi, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale di un secondo decreto (datato 2 marzo) che allarga di quattro posti la Cabina di regia. «In considerazione delle sue finalità nonché dei compiti per la quale è stata istituita» recita il provvedimento «si ritiene di dover integrare la Cabina stessa con due rappresentanti della Federazione degli ordini dei farmacisti, che possano – al pari dei rappresentanti delle altre Federazioni delle professioni sanitarie, garantire il buon esito dell’attività di monitoraggio».

I due posti aggiuntivi saranno occupati da Mario Giaccone, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Torino e componente dell’esecutivo della Federazione, e da Osvaldo Moltedo, segretario nazionale di Federfarma (che così riesce a mettere nella Cabina un proprio uomo). I restanti, invece, vanno ad altre due categorie “dimenticate” nel primo decreto, l’Ordine degli psicologi (che sarà rappresentato dal tesoriere, David Lazzari) e Senior Italia-Federanziani, al tavolo con il suo presidente Roberto Messina (che raggiunge il coordinatore di Cittadinanzattiva-Tdm, Tonino Aceti). Grazie a questa integrazione, la Fofi ottiene lo stesso numero di voti della Fnomceo, la Federazione degli ordini dei medici, che nel primo decreto si era vista riconoscere due rappresentanti.