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Decreto sostegni, 200 milioni alle farmacie per prossimità e dispensazione

20 Marzo 2021

Dal decreto Sostegni arrivano alle farmacie del territorio 200 milioni di euro, per «rafforzare strutturalmente la resilienza, la prossimità e la tempestività di risposta del Servizio sanitario nazionale alle patologie infettive emergenti e ad altre emergenze sanitarie». E’ quanto dispongono i comi 4, 5 e 6 del provvedimento approvato ieri dal Consiglio dei ministri, che riconosce «in via sperimentale, per gli anni 2021 e 2022, una remunerazione aggiuntiva in favore delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Ssn» pari a 50 milioni per il 2021 e 150 milioni per il 2022.

Le modalità attuative, prosegue il testo, verranno definite da «un decreto del ministero della salute, adottato di concerto con il dicastero dell’Economia e finanze, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano», mentre le risorse verranno prelevate dai fondi per gli obiettivi di piano di cui all’articolo 1, comma 34bis, della legge 662/96. La suddivisione dello stanziamento tra le singole Regioni, invece, avverrà per quota capitaria pesata, ossia il criterio con cui viene ripartito annualmente il Fondo sanitario nazionale.

«La farmacia» recita la Relazione tecnica che accompagna il provvedimento «può diventare il luogo dove la popolazione può trovare una prima risposta alle proprie domande di salute, un’azienda erogatrice di servizi da mettere a disposizione del pubblico. Tali disposizioni hanno lo scopo, quindi, di passare da un sistema di remunerazione fondato sulla scontistica sul prezzo ad una remunerazione che valorizza la funzione; in tal modo si incentiva la vendita anche dei farmaci generici, che hanno un prezzo più basso rispetto agli altri».