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Farmaci senza bollino, sul caso inglese indaga la magistratura

16 Luglio 2019

Sta indagando anche la magistratura sul caso delle confezioni italiane di neupro, vimpat e clexane importate in Inghilterra e ritirate dal commercio perché prive del bollino adesivo del Poligrafico di Stato. Le ipotesi di reato, secondo quanto riferiscono fonti dell’Aifa, sarebbero contrabbando e truffa ai danni del Servizio sanitario, perché il sospetto è che le scatole siano state immesse nel circuito del parallel trade dopo aver utilizzato i bollini per ottenerne il rimborso. Intanto sabato l’Agenzia del farmaco è stata costretta a intervenire con un comunicato per chiarire che l’alert diffuso il 9 luglio per riprendere la segnalazione diramata il 27 giugno dalla Mhra – l’equivalente britannica dell’Aifa – riguarda soltanto l’Inghilterra. «A oggi» scrive in una nota l’Agenzia «non risultano segnalazioni nella rete di distribuzione al pubblico italiana di farmaci privi di bollino a lettura ottica e a livello europeo il caso di farmaci illegalmente esportati e senza bollino risulta essere limitato solo al Regno Unito». Il chiarimento si è reso necessario dopo la pubblicazione sulla stampa generalista di alcuni articoli che riferivano di un allarme relativo al territorio italiano.

Intanto dalla Germania arrivano nuovi aggiornamenti sul caso Lunapharm, il distributore brandeburghese finito un anno fa al centro di uno scandalo riguardante la presunta commercializzazione sul territorio tedesco di farmaci rubati o provenienti da filiere non autorizzate. Non ci sono prove di collegamenti tra la vicenda inglese di fine giugno e quella tedesca, ma sull’onda del caso Lunapharm l’Ema istituì una commissione d’inchiesta che produsse un rapporto per uso soltanto interno. Di recente però un reportage della tv tedesca Ard ne ha rivelato alcuni contenuti, tra i quali un’infografica che ricostruisce le rotte del parallel trade regolare e quelle presunte del parallel trade irregolare. Come si può notare, l’Inghilterra è tra i Paesi interessati (come l’Italia) ma non è citato il distributore coinvolto nel caso dei farmaci senza bollino, B&S Healthcare. Sarà la magistratura a fare luce.