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Farmacie calunniate, i farmacisti titolari contraccano

5 Maggio 2020

Le farmacie molisane regalino alle associazioni di volontariato dei loro comuni o ai comuni stessi tutte le mascherine chirurgiche stoccate nei propri magazzini. E’ l’invito che il consiglio direttivo di Federfarma Molise ha rivolto ieri agli associati come segno di contestazione per il provvedimento del commissario Arcuri che li obbliga a vendere questi prodotti a un prezzo nettamente inferiore a quello pagato per acquistarli.

Per la stessa ragione, il sindacato titolari si è detto disponibile a far distribuire gratuitamente alle farmacie associate le mascherine che la Protezione civile vorrà fornire alla popolazione: in un territorio frammentato come quello molisano, quella delle farmacie è l’unica rete che raggiunge anche i piccoli borghi collinari e montani.

«In quest’ultimo periodo è partita una campagna di calunnie nei confronti dei farmacisti e delle farmacie» ha spiegato il presidente di Federfarma Molise, Luigi Sauro, al TgRai regionale «siamo stati additati come categoria di profittatori e affamatori ma a parte poche mele marce queste accuse sono ingenerose. Siamo sempre stati in trincea, a fianco delle nostre comunità. Per questo siamo pronti a donare alle associazioni di volontariato o ai comuni le poche mascherine chirurgiche che abbiamo nei nostri magazzini».

In difesa della farmacia scende in campo anche Franco Caprino, già presidente di Federfarma Roma e Lazio e segretario nazionale della Federazione. In una lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, Caprino osserva che «da quando il commissario Arcuri ha avviato la sua martellante catechesi urbi et orbi sulle mascherine a 0,50 euro, abbiamo dovuto far fronte a una serie infinita di spiacevoli quanto spossanti discussioni quotidiane con i cittadini». Il fatto è che chi entra pretende di pagare l’importo indicato da Arcuri, sul quale però le farmacie devono aggiungere l’iva. E così, nascono lunghe discussioni che incidono sui tempi del servizio e a volte scadono anche in spiacevoli diverbi.

«Le chiedo pertanto» prosegue Caprino «di intervenire sul commissario straordinario affinché ristabilisca la verità delle cose e dica agli italiani che le mascherine chirurgiche (nelle tipologie indicate dall’ordinanza) hanno un prezzo finale al pubblico di 0,61 euro». I cittadini, prosegue l’ex segretario nazionale di Federfarma, «hanno diritto di essere informati correttamente, senza distorsioni di alcun tipo, men che meno quelle frutto di impulsi narcisistici». E noi farmacisti, conclude, «davvero non meritiamo di essere esposti, con la leggerezza con cui è invece avvenuto, alle conseguenze di una comunicazione colpevolmente e reiteratamente fallace».