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Farmacie comunali, per Corte Ue prelazione ai dipendenti è illegittima

23 Dicembre 2019

Il diritto di prelazione che la legge riconosce ai dipendenti di una farmacia comunale in caso di vendita con gara è illegittimo ai sensi del diritto dell’Unione europea. E’ quanto stabilisce la sentenza pronunciata l’altro ieri dalla Corte di giustizia Ue sulla causa C-465/18, avviata in seguito al rinvio pregiudiziale del Consiglio di Stato.

Per gli eurogiudici, la prelazione incondizionata limita l’applicazione dell’articolo 49 del Trattato di Lisbona, relativo al diritto di stabilimento, né si può invocare l’eccezione riconosciuta alla legislazione sanitaria perché non assicura la migliore gestione del servizio farmaceutico e va oltre il necessario rispetto all’obiettivo di tutelare la salute. Il diritto di prelazione incondizionato – osserva in particolare la Corte – è in grado di dissuadere i farmacisti di altri Stati membri dalla partecipazione alla gara, tanto più che anche il fatto di presentare l’ offerta economicamente più vantaggiosa non garantisce l’aggiudicazione della gara.