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Fatturato Ssn, Orlandi: Federfarma vuole che si vada in tribunale? Prima divulghi tutti i documenti

9 Ottobre 2018

Prima di coinvolgere le farmacie in una campagna di contenziosi che costringa Regioni e Asl a recepire il famoso parere sul fatturato Ssn emanato a gennaio dal ministero della Salute, Federfarma e Sunifar dovrebbero trasmettere alle rappresentanze territoriali del sindacato tutta la documentazione prodotta al riguardo, in modo da consentire alle associazioni di valutare con piena consapevolezza. E’ l’invito che Alfredo Orlandi, segretario di Federfarma Abruzzo, rivolge alla Federazione nazionale dopo la diffusione della circolare del Sunifar che promette guerra alle Regioni in materia di computo del fatturato Ssn.

Orlandi, nella sua lettera il Sunifar annuncia una campagna di azioni legali da condurre assieme alle organizzazioni territoriali e alle farmacie. Lei risponde chiedendo trasparenza ai vertici del sindacato. Perché?
Condivido l’impegno della Federazione per strappare condizioni più favorevoli alle farmacie sul computo del fatturato Ssn da parte di Regioni e Asl. Nella circolare del Sunifar, però, è scritto a chiare lettere che a gestire il contenzioso saranno Federfarma e le singole associazioni locali, che si divideranno le spese. In altri termini, ogni rappresentanza territoriale dovrà decidere se vale la pena andare in trobunale, e allora è importante che questa valutazione venga fatta avendo in mano tutti i documenti finora prodotti sull’argomento.

A che cosa si riferisce?
E’ noto che poco dopo l’uscita del parere ministeriale, la Regione Sicilia pensò bene di rivolgersi alla Ragioneria dello Stato per una sorta di controparere.

Sì ma non risulta che i tecnici del Mef abbiano mai risposto…
E invece l’hanno fatto, con una nota datata 8 marzo dell’Ufficio legislativo del Mef, che riferisce le conclusioni della Ragioneria.

Ha il documento?
No, perché alla richiesta di averne copia mi è stato risposto che si tratta di corrispondenza tra enti, quindi riservata. Però ho trovato una lettera del ministero della Salute, datata 22 marzo, in cui l’Ufficio legislativo controreplica alle obiezioni della Ragioneria. E dunque svela che cosa la stessa Ragioneria aveva scritto nella nota dell’8 marzo.

E cioè?
In sintesi, la Ragioneria dello Stato respinge le conclusioni cui giunge il parere della Salute e conferma gli indirizzi contenuti in una sua nota del 2003 e nella sentenza del Consiglio di Stato 5407 del 31 ottobre 2014: «Ai fini della determinazione del fatturato occorre fare riferimento a tutte le prestazioni (e quindi non ai soli medicinali) erogate dalle farmacie a carico del Ssn».

Federfarma è in possesso di questa nota
Di certo è in possesso della risposta del Ministero, perché nell’elenco dei destinatari c’è anche la Federazione. Il sindacato dunque, sa di questa lettera e non è inverosimile che abbia anche la nota originale della Ragioneria dello Stato. La mia richiesta, allora, è che Federfarma metta a disposizione delle rappresentanze territoriali tutta la documentazione esistente, per consentire loro di valutare in modo oculato un’eventuale azione legale.

Lei dice che se potessero leggere la contronota della Ragioneria, le Federfarma locali rinuncerebbero alle vie legali?
Assolutamente no, anzi spero che i ricorsi si facciano e si vincano. Dico soltanto che se il sindacato ha documenti che ancora non sono stati resi noti, li diffonda ora per informare compiutamente le associazioni.