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Gianfrate: in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto devolution accelerata

2 Marzo 2018

Avranno un forte impatto sul comparto farmaceutico le tre “pre-intese” firmate l’altro ieri da Governo e presidenti regionali che riconoscono a Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto importanti “supplementi” di autonomia su Sanità, Politiche del lavoro, Istruzione e Ambiente. E’ la stima che consegna a FPress Fabrizio Gianfrate, docente ed esperto di economia sanitaria, una volta analizzate le disposizioni dei tre accordi che vanno a impattare direttamente sulla spesa farmaceutica.

Gianfrate, che cosa ci dobbiamo aspettare?
Semplice: le tre intese, una volta perfezionate, permetteranno a Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto di indire gare di acquisto regionali che metteranno in competizione tra loro farmaci basati su molecole differenti. E’ evidente che dietro c’è un obiettivo meramente economico-finanziario, perché allargando la platea dei concorrenti si cercheranno di spuntare prezzi ancora più bassi.

Quali effetti ci saranno sul comparto?
Innanzitutto un forte incremento del contenzioso. I produttori che vedranno minacciate le loro quote di mercato faranno valanghe di ricorsi. Come se la nostra giustizia amministrativa avesse al momento poco lavoro…

E sul piano politico?
Vedo effetti destabilizzanti. Mi chiedo con quale coerenza il Governo abbia accettato di stipulare queste tre pre-intese quando molti dei suoi Ministri rivendicano da tempo la necessità di recuperare un po’ di centralismo. Penso alla Lorenzin, per esempio, che nelle ultime settimane ha sventolato più volte il tema. Ma c’è un altro spunto di riflessione che va fatto: finora il livello centrale – Governo e Aifa – avevano difeso strenuamente le loro prerogative in materia di rimborsabilità dei farmaci. Ricordo cosa successe quando la Liguria emanò la famosa delibera sui Ppi. Con le tre pre-intese, registriamo per la prima volta un’esplicita accettazione delle rivendicazioni regionali sul farmaco.

Per l’Aifa sono ragionevoli 180 giorni di tempo per rispondere?
Non lo so ma la cosa ha poca importanza: non dimentichiamo che nel cda dell’Agenzia siedono anche le Regioni.

Ci saranno effetti anche sulla distribuzione diretta?
Le disposizioni impatteranno innanzitutto sul comparto dei biologici: ha fatto scalpore, di recente, la gara piemontese che ha permesso alla Regione di ottenere un ribasso del 90% grazie all’offerta di un biosimilare. Tenuto poi conto che gli assessorati fanno gare anche sui farmaci del Pht, è evidente che pure lì ci saranno novità. Per ogni classe di equivalenza, le farmacie distribuiranno per conto soltanto uno o due prodotti.

Che i medici dovranno prescrivere…
Infatti l’altro effetto da attendersi è un forte aumento di linee guida sull’appropriatezza, indicazioni prescrittive e via di seguito. Dietro alle rivendicazioni di autonomia c’è la volontà di avere un controllo ancora maggiore sulle ricette.