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Gizzi (Assofarm): gare non ci riguardano, conta solo riportare innovativi in farmacia

15 Giugno 2018

La convergenza che in tema di gare centralizzate si sta registrando tra Governo e Regioni non è cosa che riguarda le farmacie, il cui unico pensiero dev’essere la distribuzione diretta. E proprio per questo, oggi ancora più di prima è fondamentale che le Regioni congelino ogni intervento in materia di doppio canale fino a quando non verrà firmato il rinnovo della convenzione tra Sisac e farmacie. E’ la linea che il presidente di Assofarm, Venanzio Gizzi, esprime a nome delle farmacie pubbliche dopo il recente botta e risposta tra il ministro Grillo e l’assessore Saitta a proposito di gare regionali.

Presidente Gizzi, tra Governo e Regioni si respira aria d’intesa sugli acquisti diretti e la convergenza inquieta. Qual è la posizione di Assofarm?
Noi ci sentiamo preoccupati soltanto quando il farmaco non viene distribuito dalle farmacie, la questione delle gare non ci riguarda. I progetti che abbiamo messo in pista, sulla cronicità e sulla presa in carico, hanno per obiettivo quello di valorizzare il ruolo del farmacista e riconoscergli una funzione forte, con competenze allargate, perché siamo convinti che soltanto così sarà poi possibile assicurargli la dispensazione dei nuovi farmaci.

Il Governo ha anche promesso a Veneto, Emilia Romagna e Lombardia che accelererà l’iter per attuare gli accordi sulle autonomie firmati a febbraio. Nell’intesa emiliana si parlava di distribuzione diretta e voi foste tra i primi a segnalarne i rischi…
La questione non cambia: le Regioni devono essere coerenti, se firmano un atto d’indirizzo in cui si auspica l’armonizzazione della dpc, poi non possono perseguire indirizzi discordanti ad altri tavoli. Per questo chiedemmo e torniamo a chiedere anche oggi che tutti i governi regionali congelino rinnovi, patti e accordi in materia di distribuzione diretta fino a quando non verrà firmata la nuova Convenzione. Quanto all’Emilia Romagna, fummo i primi a mettere sul tavolo la questione e poi con Federfarma chiedemmo un incontro all’assessore alla Salute, Sergio Venturi: ancora stiamo aspettando di essere convocati, a giorni forse verremo finalmente chiamati.

Lei ha parlato di Atto d’indirizzo, ma in quel documento le Regioni propongono anche di estendere la modalità della diretta-dpc a diversi farmaci di fascia A…
Sì è vero. La nostra idea è che la questione vada affrontata all’interno di un discorso complessivo e globale. Ma intanto, vanno congelati tutti i tavoli regionali. Nella speranza che la trattativa con la Sisac riprenda appena possibile.