filiera

Invio corrispettivi, cresce la confusione sul nuovo servizio web delle Entrate

2 Luglio 2019

Sono trascorse 24 ore dall’entrata in vigore della normativa sull’invio digitale dei corrispettivi e tra le farmacie (con giro d’affari superiore ai 400mila euro) che ancora non sono riuscite a dotarsi di registratore telematico (rt) cresce la confusione sulla linea di condotta da seguire. Eppure la circolare emanata sabato 29 giugno dall’Agenzia delle Entrate è abbastanza chiara, al di là del suo linguaggio burocratico: come aveva già spiegato FPress nell’edizione straordinaria di ieri, le farmacie sfornite di rt « potranno adempiere temporaneamente all’obbligo di memorizzazione giornaliera dei corrispettivi mediante i registratori di cassa già in uso», in attesa che un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate «di prossima emanazione» individui «modalità digitali» alternative per l’invio telematico.

Ha aggiunto ulteriore confusione la notizia, circolata tra ieri e oggi su alcuni giornali, che le Entrate avrebbero già attivato un servizio web per la trasmissione telematica dei corrispettivi. Si tratterebbe, secondo tali fonti, del “form” per il rilascio del Documento commerciale che la stessa Agenzia ha reso disponibile da sabato scorso nell’area “Fatture e corrispettivi” del proprio sito. Ma gli esperti consultati da FPress smentiscono l’informazione. «La procedura da seguire per usufruire del servizio è lunga e onerosa» spiega Francesco Manfredi, commercialista dello Studio Guandalini «e per di più andrebbe ripetuta per ogni cessione effettuata. Non è assolutamente adatta per la realtà di una farmacia, anche piccola, e infatti questo servizio è stato messo a punto dalle Entrate per quegli ambulanti e piccoli artigiani che non battono più di 4 o 5 scontrini al giorno».

Il consiglio, quindi, è di lasciar perdere questa funzionalità e attenersi alle indicazioni della circolare del 29 giugno: «Il testo è molto chiaro» conferma Manfredi «e dice che per il momento le farmacie ancora sprovviste di registratore telematico adempiono all’obbligo di memorizzazione dei corrispettivi con i loro misuratori fiscali già in dotazione. Per adempiere invece all’obbligo di trasmissione, si deve aspettare il provvedimento annunciato dall’Agenzia delle Entrate, che ancora deve uscire». Qualche ipotesi su quale possa essere la soluzione che verrà individuata, però, si può già fare: «Nell’area “Fatture e corrispettivi”» spiega Manfredi «sono disponibili altri tre servizi di emergenza che possono essere impiegati in caso di malfunzionamento del registratore telematico: la procedura attivabile in presenza di disfunzioni hardware o software potrebbe essere la base per quella modalità di invio alternativa annunciata dalla circolare dell’Agenzia».